La vogatrice tedesca Nadja Drygalla espulsa da Londra 2012 per essere legata sentimentalmente a un esponente Npd. Un altro guasto del “politically correct”?
Sembra una bufala. E ci auguriamo sia così. Ma, secondo una notizia riportata da più organi di informazione, tra cui la repubblica.it, una componente dell’equipaggio dell’otto con femminile della nazionale tedesca sarebbe stata allontanata dalle Olimpiadi dallo stesso Comitato olimpico tedesco perché legata sentimentalmente a un esponente neonazista.
Si tratta di Nadja Drygalla, 23enne di Rostock. E il funzionario del partito neonazista frequentato è, secondo l’edizione on line della Bild-Zeitung, Michael Fischer, considerato il capo dei nazionalsocialisti (Npd) della stessa città della vogatrice, nonché candidato lo scorso anno alle elezioni regionali nel Meclemburgo-Pomerania anteriore. Ci chiediamo se anche i sentimenti debbano essere sottoposti all’occhiuto controllo del “politicamente corretto”. Non si rischia di essere più intolleranti degli intolleranti che si intendono combattere?
La vicenda della Drygalla si aggiunge a quella di Voula Papachristou, campionessa greca di salto triplo, neanche ammessa a Londra 2012, per una sciocca – ma innocua – barzelletta sugli africani, riportata sul suo account Twitter (vedi corriere.it).
Rino Tripodi
(LucidaMente, anno VII, n. 80, agosto 2012)