In arrivo dal governo bonus fiscali per investire nella digitalizzazione e nel web marketing turistico. Nostra intervista al professor Francesco De Nobili dell’Università di Bologna sulle opportunità aperte per le aziende del settore e sulle offerte lavorative per i giovani della web community
Il “decreto cultura” (decreto-legge 31 maggio 2014 n. 83) recentemente convertito in legge sembra cadere a pennello su Rimini che, tra maltempo e turisti in fuga, sta vivendo una situazione critica. Infatti, oltre all’art bonus, al restauro della Grande Pompei e al sostegno a fondazioni liriche e cinematografiche, il decreto prevede investimenti del 30% per la digitalizzazione turistica e la riqualificazione di strutture ricettive.
Il testo ministeriale specifica che «per sostenere la competitività del sistema turismo, favorendo la digitalizzazione del settore, per i periodi di imposta 2015, 2016, 2017, 2018 e 2019, agli esercizi ricettivi singoli o aggregati con servizi extra-ricettivi o ancillari, è riconosciuto un credito d’imposta del trenta per cento dei costi sostenuti per investimenti fino all’importo massimo complessivo di 12.500 euro». Una somma che, ripartita in tre quote annuali, il Comune accoglierà a braccia aperte per la creazione e il potenziamento di siti, programmi informatici e relazione con i social network, pubblicità, spese per la progettazione, la realizzazione e la promozione digitale di proposte di offerta innovativa in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità, aree wi-fi gratuite. Non più solo sportelli di accoglienza, siti informativi e la app scaricabile per smartphone, dunque, ma molto di più a favore del turista e delle aziende nonché nuove opportunità lavorative per gli addetti informatici. Molte sono infatti le novità che potrebbero essere introdotte e gli specialisti richiesti competenti del web, i nerd e i professionisti della web community saranno richiestissimi. A tal proposito abbiamo sentito Francesco De Nobili, docente presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Bologna in comunicazione online, web marketing, social media marketing, Seo, che ci ha spiegato l’importanza di questa manovra per la Riviera.

«Anche per Rimini le attività online, compreso l’utilizzo dei social network, andranno comunque integrate con eventi ed attività offline. È logico che il semplice utilizzo dei social non può da solo risolvere i problemi, ma non saper utilizzare e sfruttare in modo efficace questi strumenti è come iniziare un partita di calcio in 7 contro 11. Proprio a Rimini tuttavia si tiene dal 2008 Be-Wizard, uno dei più importanti eventi internazionali dedicato al web marketing per il settore turismo: quindi i presupposti per lavorare bene ci sono tutti».
Questo benefit del 30% sarà sufficiente a migliorare la posizione e la visibilità delle aziende o è solo un contentino?«Deve essere considerato per quello che è: ovvero un contributo, non può certo risolvere da solo tutti i problemi del settore turismo. Tuttavia, è interessante notare come in un decreto legge il web venga riconosciuto come strumento di promozione e opportunità economica, proponendolo come una delle leve dell’innovazione».
Anche l’Agenzia nazionale italiana per il turismo (Enit) si occuperà della gestione del web?«Già nel cosiddetto “decreto cultura” ci sono delle indicazioni in merito, ad esempio attraverso il potenziamento del portale Italia.it, ma è logico che un ente che si occupa di promuovere e commercializzare anche i servizi culturali non può non sfruttare gli strumenti di promozione e pubblicità offerti dal web e dai social network».
E all’estero come funziona l’impresa digitale del turismo?«Ci sono alcune realtà che sono cresciute investendo completamente nella promozione dei loro luoghi e servizi attraverso il web come ad esempio gli Emirati arabi o la Nuova Zelanda, che ha addirittura puntato gran parte delle campagne promozionali sul web legandole al film Il signore degli anelli, ambientato in gran parte in quei luoghi».

«Già dal diversi mesi sul sito di cui sono responsabile (www.comunicazionelavoro.com) riceviamo e pubblichiamo diversi annunci di lavoro legati alle nuove professioni del web e in molti casi proprio nel settore del turismo. Attualmente le figure più richieste sono community manager (principalmente per la gestione dei profili social), Seo (per il posizionamento del sito web nei primi posti nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca) e Web analytist (per verificare i dati di traffico del sito web, dunque fondamentale anche per capire le visite al sito provenienti da località estere)».
Ilaria de Lillo
(LucidaMente, anno IX, n. 104, agosto 2014)