Dopo la squallida vicenda Lavitola, salvaguardato il valore storico, politico e culturale della gloriosa testata
La testata Avanti!, quella vera, la storica bandiera dei socialisti italiani, è tornata al Partito socialista (Psi). Una vicenda complicata, durata quasi due decenni, si è conclusa pochi giorni fa, il 4 novembre, quando il commissario liquidatore Francesco Spitoni ha firmato, con una scrittura privata, l’atto di cessione nelle mani del tesoriere del Psi, Oreste Pastorelli. Una scelta importante, che consentirà al partito di difendere al meglio, in ogni sede, la testata da ogni uso improprio e di intervenire con più efficacia nella squallida vicenda de L’Avanti! del faccendiere Valter Lavitola (vedi Rino Tripodi, C’è l’“Avanti!” e c’è (purtroppo) “L’Avanti!”, LucidaMente, 11 settembre 2011).
La testata era finita nella liquidazione del Psi nel 1994, al momento dello scioglimento del partito avvenuto col 47° congresso, il 12 novembre dello stesso anno. Il congresso nominava allora un liquidatore – lo scomparso Michele Zoppo – e gli affidava tra gli altri beni anche l’Avanti!, con un ben preciso obbligo, quello di difenderlo da «ogni eventuale uso illegale, deciderne l’uso e la sorte a suo insindacabile giudizio per garantire la salvaguardia delle tradizioni storiche del Psi, Partito socialista italiano».
Successivamente Zoppo aveva già riconosciuto che «l’associazione Sdi, poi divenuta Comitato promotore per il costituendo Partito socialista, poi divenuta Ps, nell’attuale formazione, con sede in Roma, piazza San Lorenzo in Lucina 26, si era sempre mossa nel solco della tradizione socialista, facendosi portatrice del patrimonio ideale e storico del Psi, del quale è pertanto il continuatore e custode, come comprovato dalla sua costante appartenenza all’Internazionale socialista e al Partito del socialismo europeo, che ne costituisce una garanzia anche per il futuro».
In virtù di questo, e tenendo conto del fatto che Spitoni, così come ieri Zoppo, è portatore e continuatore e custode del patrimonio ideale e storico del Psi ed è dunque «chiamato a garantire il significato politico ed ideale che il giornale Avanti! ha nella storia italiana, e in particolare nella storia del movimento operaio» che «tale testata fu fondata da Andrea Costa, primo deputato socialista nel 1891 e dal 1896 è stata organo ufficiale del Psi», ha convenuto di cedere «irrevocabilmente e in via esclusiva la proprietà, anche morale, ivi inclusa la denominazione, anche parziale nonché la veste grafica, della testata giornalistica Avanti!».
La cessione è avvenuta a titolo completamente gratuito perché ha «la specifica finalità di assicurare che la testata storica del Psi, organo ufficiale del partito dal 1896, continui a rappresentare la secolare tradizione del movimento socialista italiano».
Viviana Viviani
(LucidaMente, anno VI, n. 71, novembre 2011)
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