Lettera aperta inviata da Paolo Bancale, presidente di ReligionsFree, al sindaco dell’isola, Giusi Nicolini. Una donazione di mille euro, tanto per iniziare
Gentile sindaco Giuseppina Maria Nicolini, in occasione dell’ultimo immane dramma del mare occorso nelle vostre acque, Lampedusa ha offerto un servizio religioso con messa, processione e veglia per l’altissimo numero di vite perdute. Ottimo. Però rimane il dato di fatto che sia i profughi che si sono salvati sia quelli che hanno perso la vita, e così tutti quelli giunti vivi o morti nel passato e quelli che inevitabilmente arriveranno nel futuro, provengono da paesi di quasi totale religione islamica e quindi sono islamici.
Se il servizio religioso cattolico è stato un atto di riguardo secondo i nostri costumi, penso che la presenza di un imam e di un luogo di culto e di preghiera islamico siano un fatto doveroso nella vostra isola che rischia di diventare un triste Redipuglia musulmano nel Mediterraneo. Signora sindaco, lo spirito laico e di solidarietà che ispira le azioni della Fondazione ReligionsFree Bancale che presiedo, e del suo giornale culturale NonCredo, ci porta a pensare che sull’altura vicino al molo Favarola, visibile dal mare dai disperati nostri fratelli islamici che arrivano, o in altra ubicazione che potrete indicare, potrebbe ben esserci una piccola moschea col suo minareto a dare loro un’accoglienza di grande umanità da parte di Lampedusa e dell’Italia nel nome della loro religione, un luogo ove poter pregare e piangere i propri cari ed amici perduti ma con tutto il calore simbolico della propria tradizione spirituale, e che avrebbe anche il ruolo di doverosa testimonianza funeraria.
Per questo motivo, se lei e il Consiglio comunale lo condividerete, noi abbiamo già stanziato mille (1.000) euro come inizio di una sottoscrizione per realizzare quanto sopra in nome della civiltà, della compassione e della fratellanza tra i popoli. Sono disponibile, se crede, a venire personalmente a Lampedusa per parlare di questa iniziativa. Con stima e vicinanza per quanto lei e tutto il Consiglio comunale fate nei tanti tristi frangenti che vi tocca vivere, voglia gradire, gentile sindaco, i saluti e la considerazione miei e della mia Fondazione.
Civitavecchia, 7 ottobre 2013
Paolo Bancale – presidente della Fondazione ReligionsFree
Per una lettera aperta, all’Italia e all’Europa, di Giusi Nicolini, vedi La tragedia dei migranti, il dramma di Lampedusa.
(LucidaMente, anno VIII, n. 94, ottobre 2013)
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“nostri fratelli islamici”?! se li considero fratelli è perche sono umani e no perche sono islamici. Considero fratelli tutti quanti atei, o credenti che siano per cio che ci accomuna e non per cio che ci divide, se pensate che hanno fatto tutto quel viaggio per essere accolti da un minareto, avrebbero fatto molto meno fatica e strada, ci andavano dai “loro fratelli islamici” del Qatar , Arabia Saudita o Kuwait.