Essa è sempre uscita con regolarità e puntualità dal gennaio 2006 al giugno 2024 e ha contato circa 4.000 articoli on line.
A partire da agosto 2020, la testata aveva operato un piccolo cambiamento nella propria denominazione, titolandosi LucidaMente 3000. E come sottotitolo: Pensieri divergenti. Il 3000 si riferiva al nuovo millennio, a indicare un’attenzione rivolta al futuro. Ma anche e soprattutto ai numerosissimi articoli pubblicati (più di tremila), spesso su posizioni diverse e articolate. Ecco perché il sottotitolo Pensieri divergenti: il mensile telematico pubblicava articoli con posizioni divergenti anche rispetto ad altri pubblicati persino sullo stesso numero, a certificare pluralismo e tolleranza per ogni idea di redattori e collaboratori. Però, più ampiamente, va sottolineato pure il fatto che la rivista ha dato spazio ad articoli contenenti notizie e opinioni divergenti rispetto al conformismo dilagante.
Infatti, forse la parola che meglio poteva descrivere la sua anima è stata libertà. Chi scriveva per LucidaMente sapeva di poter esprimere in piena autonomia le proprie idee. Unici criteri: il corretto italiano, la cultura, la bellezza, il buon gusto, l’intelligenza, la sensibilità e l’originalità…
Essa è stata regolarmente registrata presso il Tribunale di Bologna (registrazione n. 7651 del 23 marzo 2006) e iscritta al Registro degli operatori della comunicazione (n. 21193). Il suo codice Cnr-Ispri è ISSN 1828-1699.
Una sua peculiarità – forse unica in Italia per una rivista telematica – è stata quella di aver pubblicato fino al 2010 una propria serie di collane di letteratura (narrativa e poesia) e saggistica, sotto l’etichetta inEdition editrice / Collane di LucidaMente (più di 50 volumi).
Il periodico telematico intendeva caratterizzarsi per la gradevolezza grafica, per l’impegno culturale e a favore dei diritti civili e sociali, nonché per la difesa e il rafforzamento dei principi fondanti la civiltà europea e occidentale. Vale a dire quella straordinaria mescolanza di cultura greca, romana, cristiana, umanistico-rinascimentale, illuministica, romantica, scientifica, che, sebbene dopo tanti orrori, ha oggi permesso la pace tra decine di nazioni e la convivenza tollerante tra milioni di persone nella loro diversità culturale, sociale, politica, sessuale.
Cultura oggi quanto mai in pericolo e che è doveroso difendere non solo dagli attacchi esterni provenienti da religioni e culture estranee aggressive e intolleranti, ma anche dal neoliberismo, dal tecnocapitalismo finanziario, dal totalitarismo globalista, dal pensiero unico politically correct e woke, dalla cancel culture, dalla soppressione delle identità e delle differenze degli individui, dei popoli e delle nazioni, dall’annullamento-indifferenziazione culturale, dal conformismo, dal buonismo ipocrita.
Particolare rilievo ha assunto la lotta per il testamento biologico: la rivista, infatti, è stata a Bologna tra i promotori di Rete laica ai fini della raccolta di firme per una proposta di delibera di iniziativa popolare concernente l’istituzione di un registro dei testamenti biologici (o, meglio, delle “Dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari”) presso il Comune di Bologna (2.500 firme raccolte in pochi giorni, superando così di slancio le 2.000 firme previste dalla legge).
Già ai tempi del “martirio” di Piergiorgio Welby, LucidaMente aveva intuito che la battaglia civile per affermare il rispetto della volontà dei cittadini in tema di salute e trattamenti terapeutici sarebbe stata centrale ai fini della difesa e dell’affermazione di uno stato e di una società laici, umani e rispettosi della dignità dell’individuo.
Pertanto, nel 2007 la rivista si è fatta promotrice per le proprie edizioni della pubblicazione in Italia di Non sono un assassino. Il caso “Welby-Riccio” francese, traduzione del bestseller scritto dal medico francese Frédéric Chaussoy sulla vicenda del giovane Vincent Humbert, divenuto tetraplegico in seguito a un incidente stradale e aiutato a morire dallo stesso dottore e dalla propria madre, in ossequio alle proprie volontà. La Prefazione del libro è stata proprio di Mario Riccio, il medico specialista in Anestesiologia e Rianimazione che ha seguito la vicenda di Welby, mentre l’Introduzione è stata scritta dal compianto Giancarlo Fornari di Libera Uscita, associazione laica e apartitica per il diritto a morire con dignità, di cui è stato esponente pure il direttore Rino Tripodi.
La rivista si è spesso occupata della tremenda situazione delle carceri italiane.
Una tematica centrale per LucidaMente – trattata a volte in collaborazione con NonCredo. La cultura della ragione, «volume bimestrale di cultura laica» – è stata quella della laicità e della libertà di pensiero; il che, ovviamente, non solo non ha impedito, ma ha fatto sì che circa metà dei collaboratori della rivista fossero cristiani e/o cattolici.
Altri temi frequentemente trattati dalla rivista sono stati quelli legati alla scienza e, in collaborazione col Cicap (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale), anche – con spirito critico – alla “parascienza”.
LucidaMente si è posta pure l’obiettivo di formare giovani pubblicisti (attraverso la collaborazione con la rivista hanno conseguito il tesserino dell’Ordine dei giornalisti circa 30 giovani, alcuni dei quali hanno proseguito la loro carriera anche presso famose testate).
A metà mese talvolta “sono usciti” i supplementi LM BO (cronaca, società e attualità bolognese), LM EXTRA (cultura ed editoria) o LM MAGAZINE (inchieste e società).
Ogni numero (attraverso le sue rubriche di recensioni, citazioni, dibattito) si caratterizzava per affrontare una tematica civile (mentre i supplementi si occupano di nuove pubblicazioni o di specifici eventi politici, sociali o culturali). Ad esempio: la minaccia alla laicità della scienza (n. 4), i rischi di un totalitarismo mondiale “strisciante” (n. 5), la violenza sugli animali (n. 7), lo sfruttamento dell’umanità fatto passare come “globalizzazione” (n. 9), la “diversità” (n. 10), Occidente/Oriente (n. 13), il testamento biologico e l’eutanasia (n. 18), i costi della politica (n. 19), la crisi della scuola e della cultura nel nostro Paese (n. 22), scienza e bioetica (n. 25), i guasti della globalizzazione (n. 33), i rischi per la democrazia italiana (n. 35), ambiente ed ecologia (n. 36), oppressione/libertà (n. 38), la storia ignorata (n. 42), mali e vizi italici (n. 45), le terapie alternative (n. 49), le tensioni geopolitiche (n. 57), gli eccessi del “politicamente corretto” (n. 61), le ricette (anche culinarie) contro la crisi (n. 75), il piacere (n. 82), il tradimento (n. 83), la morte (n. 84). E, ancora: la morte, il viaggio, la trasgressione, la “guerra dei sessi”, il pericolo islamico, il nuovo conformismo radical chic, il neocapitalismo finanziario, la crisi della Chiesa cattolica, le fake news, il suicidio delle sinistre, le nuove schiavitù, le nuove tecnologie, il mondo della prostituzione, il fallimento dell’Unione europea, il business Ong-cooperative-associazioni, il catastrofico boom demografico, l’avanzata di populismo e sovranismo, le brutture della Rete (n. 148), i cambiamenti climatici (n. 160), le migrazioni (n. 162), la pandemia Covid (nn. 172, 173, 194), il conflitto Russia-Ucraina (n. 196), la grande finanza speculativa criminale (n. 198), la censura digitale (n. 218) ecc.
Le rubriche “storiche” principali sono state sei. Sotto i riflettori intendeva analizzare, di volta in volta, accuratamente e con spirito critico, un argomento di attualità, legato alla politica, alla cronaca, al costume, alla società. Tematiche civili: i diritti delle persone. Attacco frontale: una problematica rovente da trattare senza mezzi termini e assumendo anche posizioni scomode. Ne Il laboratorio, vengono formulate proposte. La citazione: breve o lunga, antica o recente, da qualsiasi autore e testo (religioso, filosofico, letterario, musicale, storico), per “ripassare” ciò che non va dimenticato. Il piacere della cultura: mostre, interviste, film, concerti, convegni; poi, attraverso. Gli articoli, di mese in mese, con le successive uscite della rivista, erano sostituiti in home page, ma non sparivano del tutto, venendo posti tra gli Articoli archiviati (in basso, a destra, della home page).
I link generali più importanti sono stati, come detto: ATTACCO FRONTALE, IL LABORATORIO, IL PIACERE DELLA CULTURA, CITAZIONI, SOTTO I RIFLETTORI, TEMATICHE CIVILI. Quelli più “tematici” sono: ALIMENTAZIONE-CUCINA-RICETTE, CULTURA SPORTIVA, ECONOMIA-FINANZA-SPESA, FAMIGLIA-EDUCAZIONE-SCUOLA, RELIGIONI, SALUTE-MEDICINA, SCIENZA, VIAGGI-TURISMO. I link legati all’attualità sono: DAI LETTORI, DALL’EMILIA-ROMAGNA, DALL’ITALIA, INTERVENTI, INTERVISTE, VIDEO. Quelli “culturali” sono: ARTE, STORIA, DISCHI-MUSICA, CORSI E CONVEGNI, EVENTI CULTURALI, FILM-CLIP, LIBRI, RECENSIONI.Sono stati intervistati dai redattori della rivista, tra gli altri, il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, il magistrato Raffaele Guariniello, gli scrittori Carmine Abate, Alberto Bevilacqua e Nunzia Manicardi, la cantante Milva a poche ore dalla scomparsa della poetessa Alda Merini, il matematico Piergiorgio Odifreddi (per ben tre volte), l’astronauta Umberto Guidoni, i giornalisti Alberto Angela, Michele Cucuzza, Giovanni Floris, Giovanni Minoli, Carmen Lasorella, Tiziana Ferrario, Riccardo Lenzi, Mario Tozzi, Roberto Giacobbo e Magdi Cristiano Allam, gli scienziati Edoardo Boncinelli, Massimo Capaccioli, Paolo De Bernardis, Margherita Hack e Antonino Zichichi, i geologi marini Diego Paltrinieri e Guido Ventura, il documentarista Folco Quilici, il dottor Giuseppe Di Bella, figlio dello scienziato che provò a sconfiggere il cancro con la propria terapia, Maurizio Pallante, teorico della “decrescita felice”, il “turista per caso” Patrizio Roversi, la “viaggiatrice” Raffaella Milandri, il criminologo e psichiatra Francesco Bruno, monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas diocesana di Roma, l’europarlamentare, poi sindaco di Napoli, Luigi de Magistris (Idv), il deputato Massimo Donadi (Idv), la verde Grazia Francescato, Paolo Zanca (Psi), vicepresidente dell’assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Sergio Lo Giudice, capogruppo del Pd presso il Consiglio comunale di Bologna, Giovanni Favia, primo consigliere comunale “grillino” a Bologna, il presidente di Coop Alleanza 3.0 Adriano Turrini, i giallisti Massimo Fagnoni e Giulio Leoni, la scrittrice iraniana Farian Sabahi, la vedova di Tiziano Terzani, Angela Terzani Staude, i musicisti Scott Underwood e Gegè Telesforo, i Ricchi e Poveri, lo scrittore Massimo Polidoro, il creatore di moda Hicham Ben’Mbarek, l’hacker Fabio Ghioni e vari personaggi della realtà culturale e politica bolognese. Il 18 aprile 2019, dopo il Consiglio dei ministri tenutosi a Reggio Calabria, la nostra redattrice Dora Anna Rocca è stata accreditata per la conferenza stampa del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al quale ha posto alcune domande (vedi, al minuto 25’56”).
Il periodico ha anche ospitato interventi dello storico Massimo Teodori, del giornalista, ex direttore del glorioso L’Ora di Palermo e collaboratore Rai, Etrio Fidora, del filosofo Giacomo Marramao, dello storico della letteratura Guido Armellini e dello scrittore Sergio Sozi (tra cui alcune opere inedite).
LucidaMente, nell’ambito della sua tipologia, ha riscosso un buon riscontro in termini di contatti; inoltre, ha una propria pagina Facebook (cliccare qui).
I redattori e i collaboratori di LucidaMente risiedevano in molteplici regioni italiane e hanno alle spalle esperienze molto varie nel campo delle professioni. Alcuni erano già da tempo pubblicisti e hanno già lavorato assieme in precedenti pubblicazioni a carattere sia cartaceo che telematico. Altri erano giovani che muovevano i primi passi nel campo del giornalismo e della saggistica. Di diversi orientamenti culturali e politici, erano accomunati dall’idea della libertà, del pluralismo e del valore della cultura.
Il direttore responsabile, come si è detto, è stato Rino Tripodi. La vicedirettrice è stata Maria Daniela Zavaroni. Collaboratrice fissa è stata:Emanuela Susmel. Il webmaster del portale è stato:
Roberto Coppeto
+39 351 820 8036
@: email@robertocoppeto.it
W: www.robertocoppeto.it
Service provider: Aruba spa, autorizzato dal Ministero delle Telecomunicazioni con decreto n. 473 del 19/02/1998. Rino Tripodi è nato nel 1958 a Reggio Calabria. Dal 1981 vive a Bologna, dove ha insegnato Letteratura e Storia nelle scuole medie superiori. Nel campo dell’editoria, è critico letterario, scrittore di narrativa (racconti fantastico-simbolici per la Perseo Libri) e saggistica (ha pubblicato tra il 1994 e il 1995 tre manualetti scolastici per la Pragma di Bologna). È iscritto quale pubblicista all’albo dell’Ordine dei giornalisti del capoluogo emiliano. Ha diretto anche direfarescrivere (edito da Bottega editoriale), ed è stato caporedattore di Rnotes e di Scriptamanent.net; ha collaborato con Rubbettino Editore. Dal 2018 è titolare della rubrica giornalistica “L’Erma di Soter”, terzapagina di VenetOggi, periodico indipendente di informazione regionale, regolarmente distribuito nelle Tre Venezie (Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia). Per Città del Sole Edizioni, a quattro mani con Giuseppe Licandro, ha scritto nel 2007 un libro di calcio e società: Reggina 1999-2008. Dieci anni all’ultimo respiro. Alcuni suoi interventi di argomento calcistico sono usciti su Le Buteur, quotidiano sportivo di Algeri. Per la inEdition editrice ha diretto le collane letterarie e, in particolare, Nerissima, per la quale nel 2008 ha pubblicato un tenebroso, apocalittico, implosivo, Decomposizione di Dio. Un racconto e cento apologhi gnostici tra Kafka e Cioran: una ricerca “religiosa” alle origini del Male e del suo mistero, una sorta di “ateismo mistico” (2009, dal 2017 disponibile anche in versione cartacea e kindle presso Amazon). Sempre per inEdition/Collane di LucidaMente, ha scritto la poetica, surreale fiaba Il mistero dell’Impero Azzurro (2009, dal 2017 disponibile anche in versione cartacea e kindle presso Amazon). Nel 2015 ha scritto, con la curatela di Bottega editoriale, un ponderoso Nuovo manuale pratico di scrittura per laureandi, saggisti, giornalisti, diplomandi, partecipanti a concorsi pubblici, redattori (Kimerik, ripubblicato da Rubbettino). Nel 2017 ha pubblicato la raccolta di racconti L’impero delle Trasparenze Tentacolari. Racconti da un «Altrove Assoluto» (Amazon, versione cartacea e kindle).
Per un’intervista concessa a Thriller Magazine (Decomposizioni in azzurro), clicca qui. Per un’intervista concessa ad Arteinsieme, clicca qui. Per un’intervista audio concessa a Ondivago-Radio Alma Bruxelles, clicca qui.
Vicedirezione Maria Daniela Zavaroni
m.danielazav@libero.it
Maria Daniela Zavaroni è nata a Scandiano (Reggio Emilia) nel 1985. Dopo la laurea in Lettere moderne ha conseguito la laurea magistrale in Italianistica. Negli anni ha maturato esperienze come revisionatrice di testi e come giornalista nella redazione di un’emittente televisiva e radiofonica bolognese. Ha lavorato negli uffici stampa di vari enti e aziende, per un gruppo consiliare in Regione Emilia-Romagna e per un gruppo consiliare in Comune a Bologna. Attualmente cura e conduce la trasmissione Edili.com (già Edilizia Sicura) in onda su alcune emittenti e tv web locali, revisiona bozze di romanzi, bozze di articoli per la rivista DI BRUTTO (Rollingsteel.it) e collabora in diversi uffici stampa. In mezzo, e ancora oggi, LucidaMente.
Emanuela Susmel è nata nel 1970 a Bologna, ove vive e lavora. Iscritta all’Albo dei giornalisti pubblicisti dell’Emilia-Romagna, collabora con LucidaMente da gennaio 2012. Nel 2010 ha scritto, per inEdition, il romanzo Un sogno chiamato Vittoria. Nel 2018 ha pubblicato L’Alba di un nuovo domani. Nel 2021 Mistero a Pigalle. I tre libri sono disponibili su Amazon in versione cartacea e kindle. Inoltre, in memoria della strage del 2 agosto 1980, nel 2023 ha scritto Matricola 4030. Per non dimenticare, nel quale prende vita l’autobus 37 guidato da Agide Melloni, che trasportò le salme delle vittime dalla stazione all’obitorio.
Altro collaboratore fisso è stato Giuseppe Licandro, che si è pure occupato per un lungo periodo del coordinamento editoriale del periodico telematico. Classe 1957, vive a Reggio Calabria, ove ha insegnato Storia e Filosofia nei Licei. Saggista, è interessato, oltre che alle sue discipline, anche a cinema, letteratura, politica e sport ed è impegnato nel sociale. È iscritto quale pubblicista all’albo dell’Ordine dei giornalisti calabresi. Collabora alle riviste direfarescrivere, Bottega Scriptamanent de La Bottega editoriale e a excursus.org. Ha scritto sulla testata giornalistica on line quiCalabria.it e sulle riviste Calabria Sconosciuta, Nuovo Umanesimo, Rnotes, Scriptamanent.net. Per Città del Sole Edizioni, a quattro mani col direttore di LucidaMente, Rino Tripodi, ha scritto nel 2007 un libro di calcio e società: Reggina 1999-2008. Dieci anni all’ultimo respiro. In precedenza ha pubblicato: La filosofia in URSS. Lineamenti storici e significato politico (I.S.N.P.). Per la inEdition editrice ha pubblicato la raccolta di scritti Riflessi del tempo. Saggi filosofici e storici.
Tra coloro che hanno pubblicato contributi per la rivista, si citano: Valerio Agolino, Michela Allegri, Roberta Antonaci, Edoardo Anziano, Mariella Arcudi, Gianluca Armaroli, Giulio Azzoguidi, Bruno Bargiacchi, Marika Bentivogli, Federico Bertoni, Piero Bocchiaro, Gabriele Bonfiglioli, Vincenzo Bonicelli della Vite, Eva Brugnettini, Mafalda Bruno, Nancy Calarco, Riccardo Camilloni, Marco Cappadonia Mastrolorenzi, Carmela Carnevale, Erika Casali, Alessandra Cavazzi, Francesco Cento, Antonella Colella (anche coordinatrice editoriale), Vittoria Colla, Paolo Maria Coniglio, Enea Conti, Valentina Conti, Alessandro Crisci, Mario Curreli, Riccardo Dal Ferro, Mauro Dallezolle, Viviana Dasara, Franco Ecchia, Chiara Ferrari, Manuele Franzoso, Mario Gallotta, Francesca Gavio, Marilena Genovese, Alessia Giorgi, Roberto Giovannini, Elena Giuntoli, Sara Diaz Gonzalez, Katia Grancara, Alice Grasso, Antonella Di Luoffo, Etrio Fidora, Francesco Fravolini, Silvia Franzone, Angela Luisa Garofalo, Maria Gaudiano, Marilena Genovese, Jessica Ingrami, Simone Jacca, Letizia Lamorea, Nicola Lamri, Giuseppe Lavalle, Giuseppe Licandro, Ivan Libero Lino, Dario Lodi, Silvia Lodini, Emilio Lonardo, Claudia Mancuso, Luca Manni, Marco Marano, Nicola Marzo, Arianna Mazzanti, Simone Melotti, Ludovica Merletti, Elena Montaguti, Guido Monte, Antonio Nicoletta, Alessandro Nucera, Valentina Paganelli, Marco Papasidero, Isabella Parutto, Ugo Pietro Paolo Petroni, Michele Piatti, C. Liliana Picciotto, Giuseppe Potenza, Luca Puggioli, Dora Anna Rocca, Paolo Romoli, Alessia Ruggieri, Alessandro Saggini (curatore della rubrica di Diritto del lavoro e amministrazione del personale), Emma Santo, Loretta Scipioni, Gianluca Sorrentino, Andrea Spartaco, Sara Spimpolo, Rosa Maria Suriano, Emanuela Susmel, Silvana Tabarroni, Federico Tanaglia, Francesco Tavella, Chiara Toneguzzo, Matteo Tuveri, Paolo Vallonchini, Angela Verzelli, Viviana Viviani e Alberto Volpe.
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