Lettera di Maurizio Bolognetti, segretario dei Radicali lucani, sulle allarmanti dichiarazioni di sindaco e prefetto di Trieste sulla “compressione” delle manifestazioni democratiche. Intanto, altri due episodi…
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Purtroppo, nel frattempo, si sono avuti altri segnali di “autoritarismo pandemico” (leggi anche Manganello, olio di ricino e confino… Anzi, randellate, idranti, “vaccino” ed esclusione sociale). Anche il sindaco di Novara Alessandro Canelli (Lega) ha auspicato restrizioni alle proteste degli oppositori alla cosiddetta dittatura sanitaria, cogliendo a pretesto alcuni discutibili aspetti della manifestazione tenutasi nella città piemontese lo scorso sabato 30 ottobre (leggi Da Trieste a Novara, la stretta dei sindaci contro le manifestazioni no vax). Inoltre, i parlamentari del Partito democratico in Commissione di Vigilanza hanno chiesto «un chiarimento» ai vertici del servizio pubblico a proposito dell’inchiesta della trasmissione Report andata in onda su Rai 3 lunedì 1° novembre, che rivelava alcune “incongruenze” dei cosiddetti vaccini (Pd e Fi contro Report: “Esposte tesi No Vax e No Green Pass, Rai chiarisca”). Infine, nei confronti del leader dei portuali di Trieste contro il green pass, trattenuto ben cinque ore presso la Questura di Roma, è stato emesso nei suoi confronti un foglio di via obbligatorio con divieto di soggiorno per un anno nella capitale (La protesta romana di Stefano Puzzer finisce male).
In queste ore verrebbe davvero voglia di citare quel Marco Pannella che nel 1989, in una lettera indirizzata all’allora presidente della Camera Nilde Iotti, scriveva: «Dovunque si volga lo sguardo il prevalere di impulsi, riflessi, violenze istituzionali e sociali di carattere inequivocabilmente fascistico mi appare tragicamente chiaro».
Attonito, leggo le parole pronunciate dal prefetto di Trieste [Valerio Valenti], che afferma che «è il momento di comprimere la libertà di manifestare». Comprimere quindi un diritto sancito dall’art. 17 della Costituzione. A fargli eco il sindaco della città giuliana [Roberto Dipiazza (Forza Italia)], che arriva a definire «disertori» coloro che hanno legittimamente deciso di non farsi inoculare uno dei non vaccini anticovid. Affermazioni gravi ed eversive che non solo non suscitano l’indignazione della quasi totalità del ceto politico, ma vengono avallate dal silenzio complice delle massime cariche della Repubblica, a iniziare dal presidente Mattarella. Sapete che c’è? I disertori siete voi. Disertori e ladri. Ladri di democrazia e verità, di diritti umani e giustizia sociale. Alle prefiche, che stanno accompagnando con grida di giubilo le indecenti parole che giungono da Trieste, dico che farebbero bene ad aprire gli occhi e a vedere quella “peste” che stanno alimentando: la peste dell’antidemocrazia. A chi è pronto ad accettare l’inaccettabile in cambio di un QR code e di non so quale “normalità”, dico: svegliatevi. Svegliatevi prima di sviluppare un’ipnotica assuefazione a questo stato di cattività.
Maurizio Bolognetti – segretario dei Radicali lucani
(LucidaMente 3000, anno XVI, n. 191, novembre 2021)