Dopo il primo shock post coronavirus, l’imprenditoria italiana ha saputo riprendersi imboccando nuove strade. A confermarlo sono molti dati…
L’Italia può contare da sempre sulla forza del proprio marchio e sul fascino di tanti suoi prodotti, soprattutto per quanto concerne i mercati esteri e le politiche di export. Ecco perché, nonostante la crisi, il Made in Italy continua a riscuotere un grande successo all’estero, specialmente in settori particolari. Vediamo dunque qual è la situazione attuale, insieme ad alcune importanti considerazioni.
La situazione italiana relativa alle esportazioni
Questo 2020 è sicuramente un anno molto particolare e complicato per quasi tutti i settori economici del mondo, e la Penisola non ha ovviamente fatto eccezione. L’economia ha subito un durissimo colpo dalla pandemia e dai mesi di lockdown vissuti da aziende e famiglie: logico, dunque, che anche il settore dell’export abbia registrato un calo notevole. Oggi, però, questo comparto si sta riprendendo velocemente, e ci sono i dati a dimostrarlo.
Stando alle analisi di settore, infatti, l’export dei prodotti Made in Italy ha registrato un incremento del 35% su base mensile. Si parla di una percentuale significativa, che testimonia appunto la forza di un marchio che continua ad avere un grande appeal sui mercati esteri. Chiaramente, se si fa un confronto diretto con il medesimo periodo del 2019, si evince un crollo del mercato delle esportazioni ancora ampio, e che corrisponde al -30% circa. Il vero apice di questo calo verticale è stato registrato ad aprile, quando si è toccato un picco superiore al -40% rispetto ad aprile dello scorso anno.
Ad ogni modo, per via della crisi globale sanitaria, un trend simile è stato vissuto da tutti i paesi.
PMI ed export digitale
Come accaduto con altri settori, la pandemia ha costretto le aziende a inventarsi nuove strategie. In effetti, le soluzioni già c’erano, ma molti imprenditori non le avevano ancora prese in considerazione. Si fa riferimento al digitale, diventato improvvisamente lo sbocco numero uno per le esportazioni (+50% di crescita). Durante il periodo di lockdown, infatti, è stato registrato un vero e proprio boom di nuovi e-commerce in rete.
Per quanto riguarda il digitale, infatti, va anche detto che oggi esistono alcuni servizi che semplificano diversi aspetti di questa attività, come nel caso del controllo della partita iva estera pensato da Icribis appositamente per le aziende, così da facilitare il commercio con partner stranieri. Non si finisce qui: ritornando al commercio elettronico, le aziende non torneranno indietro e anzi rafforzeranno ancor di più questo canale di vendita. Le previsioni parlano infatti di una nuova ondata di e-shop in arrivo, e di un incremento degli investimenti nel digitale che coinvolgerà il 67% delle imprese tricolori nei prossimi tre anni.
Di conseguenza, la pandemia ha avuto almeno un merito: sottolineare l’importanza del web e degli strumenti che mette a disposizione degli imprenditori. Strumenti che ad oggi consentono di espandere l’export, con costi molto contenuti, e di aumentare dunque il fatturato. Se quelli appena trascorsi sono stati mesi difficili, dunque, l’avvenire per l’export italiano sembra essere completamente digitale tra e-shop e nuove logiche di commercio che fanno sperare in una repentina e solida ripresa.
Isabella Parutto
(LucidaMente 3000, anno XV, n. 178, ottobre 2020)
Si tratta di un ottimo risultato, proprio all’inizio dell’anno del cibo italiano nel mondo che, sottolinea la Coldiretti, conferma le potenzialità del Made in Italy a tavola per la ripresa economica e occupazionale del Paese.