Scheda tecnica, nuovo processore, velocità, autonomia, qualità delle immagini, connettività…
I nuovi MacBook Pro 13” sono «la massima espressione di ciò che possono fare i nuovi Mac»: così sono descritti da Apple. Questi nuovi dispositivi integrano i nuovi processori Apple M1 e promettono prestazioni quasi tre volte superiori grazie a tali potenti SoC (System on a chip). Non solo: l’efficienza di questi processori permette anche a questi Mac di vantare un’autonomia senza precedenti: fino a 20 ore di riproduzione video, 10 ore in più rispetto alla generazione precedente e una garanzia per chi li utilizza quotidianamente.
I nuovi MacBook Pro da 13 pollici sono stati messi sul mercato alla fine di novembre 2020 sul sito web di Apple e si trovano ormai sui migliori e-commerce e siti di elettronica. I prezzi indicativi sono i seguenti:
MacBook Pro (8GB RAM / 256GB SSD): 449 euro
MacBook Pro (8GB RAM / 512GB SSD): 679 euro
In alternativa, si può optare per un dispositivo ricondizionato Smart Generation. Qui si potrà trovare il Mac Book Pro 13″ in condizioni simili al nuovo a prezzi di gran lunga inferiori rispetto a quello di listino. Smart Generation si impegna quotidianamente nei processi di rimessa a nuovo di prodotti Apple usati, di fine noleggio, ex leasing, fine esposizione o demo, per garantire un’esperienza simile al nuovo ad un prezzo imbattibile. L’azienda offrirà inoltre assistenza tecnica per 12 mesi, velocità nella consegna e contribuirà all’abbattimento dei rifiuti elettronici aiutando a salvaguardare il nostro pianeta. Il «ricondizionato» è un fenomeno che cresce sempre di più, data l’altissima convenienza in termini di rapporto qualità-prezzo.
Scheda tecnica MacBook Pro 13″
Non ci sono cambiamenti di rilievo in molti degli elementi che fanno parte del nuovo MacBook Pro 13″, poiché la maggior parte delle configurazioni sono analoghe a quelle dei modelli della generazione precedente. Il cambiamento significativo è quello che interessa il suo processore, quel nuovo chip Apple M1 che avrà il compito di offrire quei miglioramenti in termini di prestazioni ed efficienza che sono certamente promettenti. Apple non ha fornito dettagli sulle frequenze alle quali lavorano i core di quei processori e non ha indicato le caratteristiche specifiche della memoria o della batteria. Questi computer sono offerti in configurazioni fino a 16 GB di RAM e fino a 2 TB di capacità nelle loro unità SSD che possiamo attivare nel configuratore dell’Apple store. Non ci sono modelli con 32 GB di RAM, un’opzione che sembrava logica nei computer Pro e che potremmo vedere in un futuro prossimo nei MacBook Pro 16″ con M1 o forse un altro processore un po’ più potente di questa famiglia.
Fino a 3 volte più veloce della concorrenza
Il nuovo processore Apple M1 è il protagonista assoluto di un dispositivo che non cambia in termini di design e che conserva sia il formato che gli elementi classici di questa gamma come la famosa Touch Bar. Le modifiche sono all’interno, con quel nuovo chip M1 con otto core che, secondo Apple, è «fino a 2,8 volte più veloce della generazione precedente» e permette di ottenere prestazioni in tutti i tipi di scenari. La GPU (unità di elaborazione grafica) a otto core consente prestazioni cinque volte superiori a quelle delle GPU della generazione precedente e, in conclusione, in Apple hanno assicurato che i nuovi MacBook Pro da 13 pollici sono altrettanto più veloci dei notebook Windows più venduti nella loro gamma.
Un’autonomia pazzesca
Sebbene i dati del processore siano promettenti in termini di potenza, lo sono ancora di più in termini di autonomia. Secondo i responsabili Apple, questi nuovi chip M1 permettono un’efficienza senza pari che consente giornate di lavoro infinite. Pertanto, nel MacBook Pro da 13 pollici abbiamo la possibilità di avere fino a 17 ore di navigazione web tramite Wi-Fi ma si parla anche di un massimo di 20 ore di riproduzione video. È, come indicato da Apple, la durata della batteria più lunga che un Mac abbia mai avuto.
Videoconferenze migliori, connettività garantita
Il nuovo processore di questi Mac giocherà anche un ruolo di primo piano in un’area oggi cruciale: la videoconferenza. Il processore del segnale di immagine M1 consente, sempre secondo Apple, di offrire una trasmissione video più precisa e dettagliata, oltre a correggere e migliorare l’immagine in condizioni di scarsa illuminazione. Sebbene il chip M1 contribuisca al miglioramento dell’immagine, l’azienda ha deciso di mantenere la webcam HD con risoluzione 720p. Contribuiscono a una migliore qualità della videoconferenza anche i microfoni di “qualità da studio” sia per la registrazione che per le chiamate. Il nuovo MacBook Pro da 13 pollici dispone di due porte Thunderbolt con supporto USB 4 che consentono, ad esempio, di collegare questi laptop ai monitor Apple Pro Display XDR e di utilizzarli con la loro risoluzione nativa 6K senza alcun problema.
E.A.
(LucidaMente 3000, anno XVI, n. 184, aprile 2021)