Pochi ne sanno qualcosa, ma sono essenziali per la sicurezza delle nostre case: meglio rivolgersi a rivenditori affidabili
Se, da una parte, la stragrande maggioranza dei cittadini utilizza quotidianamente (e più volte al giorno) il rubinetto o i rubinetti di casa, dall’altra sono probabilmente pochissimi coloro che sanno effettivamente cosa succeda al loro interno.
Il reale funzionamento di un rubinetto o di un qualsiasi altro dispositivo atto all’emissione o al trattenimento di fluidi (liquidi o gassosi che siano) è infatti tutt’altro che scontato, ma sarebbe opportuno avere almeno le principali cognizioni del caso, in maniera tale da sapere cosa fare in caso di guasti o mal funzionamenti. Insomma, anche in questo caso, avere una qualche nozione in merito può rivelarsi una vera e propria arma utile a garantire la propria sicurezza, visto che i fluidi in questione possono sì essere della semplice acqua corrente, ma anche dei gas potenzialmente pericolosi. A ciò si aggiunga che conoscere questo particolare mondo da vicino si rivelerà un concreto metro di giudizio nel momento in cui ci dovessimo trovare davanti a un professionista che ci sottoporrà il proprio tariffario. Detto questo, per iniziare a capire come funzioni effettivamente un rubinetto dobbiamo innanzitutto capire cosa sia un’elettrovalvola e, dopodiché, capire come lavorino le cosiddette “elettrovalvole a gas”.
CHE COSA È UN’ELETTROVALVOLA
In effetti, il semplice termine “elettrovalvola” potrebbe quasi venire utilizzato per rimpiazzare il più colloquiale “rubinetto”, visto che anche in questo caso parliamo di un dispositivo pensato per consentire o interrompere il passaggio di fluidi attraverso varchi specifici. La grande differenza non sta dunque nel concetto di “valvola” (il meccanismo che ha a che fare proprio con il passaggio di fluidi), quanto piuttosto con il prefisso “elettro”: infatti, a differenza delle valvole classiche e meccaniche dei rubinetti, le elettrovalvole vengono attivate da un solenoide, ovvero un attuatore comandato in maniera elettrica. L’elettrovalvola viene alzata o abbassata variando la pressione nelle camere del dispositivo ed è in questo modo che il fluido viene fatto fuoriuscire (o viene trattenuto).
ELETTROVALVOLE A GAS
È opportuno ribadire che quando si parla di fluidi si fa riferimento sia allo stato liquido che a quello gassoso. L’esempio del rubinetto era dunque utile a comprendere il funzionamento di un’elettrovalvola, ma parliamo di una componente che può venire utilizzata in tante diverse circostanze, con conseguenze molto importanti sulla sicurezza domestica e non solo. Si pensi, ad esempio, alle già citate elettrovalvole a gas, che hanno a che vedere con situazioni decisamente più delicate. Le elettrovalvole a gas lavorano infatti principalmente con fluidi quali GPL, gas metano e gas di città, consentendo o interrompendo il loro passaggio verso le condutture. La principale caratteristica di questi importantissimi strumenti relativi alla nostra sicurezza è legata alla loro capacità di chiudersi in maniera automatica in caso di emergenza: se collegata a strumenti quali rilevatori di fughe o ad altri sensori quali, ad esempio, i circuiti di avviso antincendio, l’elettrovalvola andrà infatti a chiudersi immediatamente in caso di pericolo, scongiurando eventuali (pericolose) fuoriuscite di gas. Un ulteriore aspetto caratteristico delle elettrovalvole a gas più avanzate è legato alla loro capacità di lavorare anche tramite gestione in remoto: questo vuol dire potere controllare più e più valvole dalla stessa “base”, riuscendo a intervenire ancora più tempestivamente in caso di necessità.
INVESTIRE SULLA PROPRIA SICUREZZA
In base a quanto detto nei capoversi precedenti, appare evidente quanto sia importante non solo conoscere il funzionamento delle elettrovalvole, ma anche quanto sia necessario non lesinare risorse quando se ne deve acquistare una o quando bisogna intervenire su un possibile malfunzionamento. Stiamo parlando di prodotti che garantiscono la nostra tranquillità giorno dopo giorno e viene da sé che vadano acquistati esclusivamente da rivenditori affidabili, che mettano a disposizione soltanto materiale certificato e che rispetti i più elevati standard in termini di sicurezza.
Arianna Mazzanti
(LucidaMente, anno XV, n. 171, marzo 2020)