Un gesto per testimoniare la seria volontà del Governo Conte di rilanciare il Sud, iniziando dai decreti Sanità e Sblocca cantieri. Il resoconto della nostra corrispondente
Un Consiglio dei ministri (Cdm) pensato dal ministro della Salute Giulia Grillo in Calabria per dare un segnale forte della presenza del Governo in una città dove la gestione regionale è stata fallimentare e ha creato dissesti di notevole entità in vari settori. In questo articolo riportiamo i momenti salienti del Consiglio tenutosi a Reggio Calabria lo scorso giovedì 18 aprile.
Giunti a piazza De Nava poco dopo mezzogiorno, i membri del Governo sono stati accompagnati dal direttore Carmelo Malacrino alla scoperta della collezione permanente del MArRC (Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria), dove hanno potuto ammirare non solo i Bronzi di Riace ma, come ha poi spiegato Conte nel corso della conferenza stampa tenutasi dopo il Consiglio dei ministri, «anche le testimonianze, le vestigia di una città meravigliosa». Alle ore 14, dopo aver visitato in mattinata gli Ospedali riuniti della città dello Stretto, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, prima di entrare in Prefettura per il Cdm, ha raggiunto i manifestanti posizionati fin dalla mattinata in piazza Italia dietro le barriere di sicurezza. Molti i sindacalisti presenti, mentre i pentastellati sopraggiunti criticavano gli stessi sindacati, ritenuti in prima linea nelle occasioni pubbliche ma disinteressati quando si è trattato di operare scelte contro il governo precedente, specialmente in relazione alla Legge Fornero e all’Articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. I manifestanti, in particolare i lavoratori precari, hanno chiesto l’intervento del Governo per la loro stabilizzazione. Alle 15 è giunto anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini, di ritorno da una precedente visita alle tendopoli di San Ferdinando, e via via tutti gli altri, compreso l’altro vicepremier Luigi Di Maio. Il decreto Sanità e il decreto Sblocca cantieri sono stati esaminati nella riunione del Cdm.
Ha spiegato Conte: «Il decreto Sblocca cantieri era già stato approvato ma, su suggerimento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con il quale vi è un rapporto di leale collaborazione, anche eccellente dal punto di vista umano e rispettoso dei ruoli, abbiamo preferito portarlo all’attenzione del Cdm odierno per il completamento formale di un iter che oggi si conclude. Il decreto già domani sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Questo Governo ha già preso alcune misure per la Calabria: siamo riusciti a sbloccare gli investimenti per rilanciare il porto di Gioia Tauro: 120 milioni circa di euro, snodo per il rilancio della regione. Devo ringraziare il ministro Danilo Toninelli che ha lavorato per questo obiettivo. Non dimentichiamo altre misure nel piano dell’ambito nazionale: 150 milioni di euro per contrastare il dissesto idrogeologico; quasi 20 per la manutenzione di strade, scuole, spese pubbliche per i comuni sotto i 20.000 abitanti e wi-fi gratuito».
«E ancora: 23.180.000 di euro saranno destinati affinché i comuni calabresi possano avviare opere di risparmio energetico e sviluppo sostenibile; dieci milioni di euro per la messa in sicurezza delle strade e le opere pubbliche dei comuni sotto i duemila abitanti. Provvedimenti molteplici. Questo Governo vuole il riscatto del Sud e lavora in contemporanea perché i territori più avvantaggiati possano favorirne la crescita economica». Sul decreto Sanità, la Grillo ha precisato che il decreto assume carattere di emergenza in quanto situazione unica in Italia, dati i parametri molto al di sotto dei limiti minimi dei 169 milioni, malgrado dieci anni di commissariamento. Ha detto: «I parametri ci dicono che gli strumenti normativi ordinari non sono sufficienti. Questi due dati si uniscono al terzo elemento emergenziale, relativo alla infiltrazione della criminalità organizzata in alcune strutture sanitarie della Calabria, fino al recente commissariamento, che non è il primo, dell’Asp [Azienda sanitaria provinciale, ndr] di Reggio Calabria. Un decreto che sostanzialmente darà ai commissari governativi già nominati – il generale Saverio Cotticelli e il subcommissario Thomas Schael – la possibilità di lavorare con qualche arma in più per aiutare la sanità calabrese e far sì che i cittadini non abbiano una sanità di serie D».
Ha continuato dunque il ministro della Salute Grillo: «Per curarsi, i cittadini calabresi emigrano. I commissari governativi effettueranno una verifica straordinaria sul lavoro dei direttori generali, al termine della quale dovranno decidere se rimuovere o no gli stessi. Dovranno effettuare nuove nomine d’accordo con la Regione. Una collaborazione che era stata chiesta ma che non ha trovato accoglienza nell’attuale gestione politica della Calabria. Tre le direttive fondamentali del decreto: la prima è di verifica ed eventuale nomina di manager e sarà affidata a un commissario straordinario che si occuperà della liquidazione. La seconda riguarda la gestione del fallimento delle aziende in dissesto, che si è deciso di separare dalla gestione ordinaria. La terza direttiva verte sul capitolo degli acquisti. Essendo un settore a rischio per gli sprechi e l’illegalità diffusa, prevediamo che tutti gli acquisti debbano passare attraverso la Centrale nazionale per gli acquisti della pubblica amministrazione (Consip), oppure tramite le Centrali di committenza di altre regioni. Nuove prescrizioni riguardano invece le procedure di affidamento sotto soglia, che dovranno essere effettuate con il coordinamento dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac). Questa è una misura che avrà una validità di 18 mesi, ma intanto la Regione potrà avviare con i commissari straordinari la procedura di nomina dei suoi manager».
In occasione della conferenza stampa tenutasi dopo il Cdm, alla quale ha partecipato anche LucidaMente, abbiamo posto una domanda sulla città di Lamezia Terme (vedi, al minuto 25’56’’). Abbiamo fatto notare al premier come quella che è la terza città della Calabria abbia notevoli potenzialità, quali un aeroporto, le terme, bellezze naturali, un ospedale che serviva anni fa un bacino di utenza ben al di là dei confini geografici. Un’eccellenza regionale, il nosocomio, che, da quando il sistema Asl 17 è divenuto Asp di Catanzaro, di anno in anno ha subìto un degrado inarrestabile a causa di una politica scellerata e inefficiente che sta portando la città alla deriva. La risposta del presidente Conte e del ministro Grillo sono state univoche nel considerare la lotta alla criminalità organizzata prioritaria per poter risollevare le sorti del Sud. Il decreto Sblocca cantieri e il decreto Sanità sono due opportunità per il suo rilancio. Ha affermato la Grillo: «Siamo il Governo del cambiamento. Non mi arrendo. Sono sicura che la strada giusta è provare a far le cose. Ci stiamo provando».
Le immagini: i manifestanti di piazza Italia e il premier Giuseppe Conte in alcuni scatti della conferenza stampa che ha fatto seguito al Consiglio dei ministri svoltosi eccezionalmente a Reggio Calabria lo scorso 18 aprile.
Dora Anna Rocca
(LucidaMente, anno XIV, n. 161, maggio 2019)