Presso il Grand Hotel Majestic un’asta di bottiglie rare per la ripresa di un’azienda distrutta dalla recente alluvione
Un’asta di vini rari e di grande pregio donati dall’Associazione Le Donne del Vino per sostenere gli alluvionati dell’Emilia-Romagna. Il piacevole evento si terrà sabato 2 dicembre a partire dalle ore 17 presso il Grand Hotel Majestic (già Baglioni) di Bologna.
Delizie da non perdere
Per l’occasione saranno battuti 32 lotti di bottiglie rare e di grande pregio devolute dalle socie dell’Associazione guidata da Daniela Mastroberardino. Dalle cantine è stato così raccolto l’appello di #emiliaromangnanonseisola. Un’occasione per acquistare bottiglie prestigiose e sostenere chi ha perso tutto.
A pochi mesi dall’alluvione che ha devastato alcune zone dell’Emilia-Romagna e, in occasione del Natale, l’idea della consigliera nazionale Antonietta Mazzeo, ex delegata regionale per la raccolta fondi attraverso un’asta, è stata accolta con entusiasmo dall’Associazione.
Le Donne del Vino sono l’Associazione di enologia al femminile più grande del mondo. Nata nel 1988, conta oggi 1.100 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. Le Donne del Vino sono presenti in tutte le regioni italiane, coordinate in delegazioni. L’Associazione è senza scopi di lucro e promuove la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino.
La solidarietà all’azienda Bombardini
Il ricavato sarà devoluto a Roberta Bombardini, titolare dell’azienda florovivaistica che prende il suo nome. L’azienda si trovava a Terra del Sole, vicino al fiume Montone. Con Roberta, 58 anni, vi lavorava la figlia Giorgia Bussi, mamma di due bimbe. La signora Roberta aveva una proprietà coltivata di quattro ettari e mezzo, oltre a cinque serre attive, di ortaggi, frutta e fiori. A causa delle gelate del mese precedente l’alluvione, molta frutta era andata distrutta. L’alluvione poi ha dato il colpo di grazia.
Roberta vendeva i suoi prodotti, sette giorni su sette, nei mercati ambulanti: un lavoro duro, che però le dava grandi soddisfazioni. Durante l’alluvione, sotto i suoi occhi e quelli dei suoi familiari, ha visto la distruzione totale (100%) di tutta una vita di lavoro e sacrifici: oltre alle terre che coltivava, anche delle serre e della casa che abitava. Lei e la sua famiglia sono stati salvati con l’elicottero.
Nicola Marzo
(LucidaMente 3000, anno XVIII, n. 216, dicembre 2023)