I fan e chi desidera conoscerne la poliedricità possono visitare l’esposizione a lei dedicata in Strada Maggiore 34. Una cantante da partecipazioni record al Festival di Sanremo e molto di più
Fino al 4 febbraio 2024 è possibile visitare la mostra In arte, Milva, allestita presso il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, in Strada Maggiore 34. L’evento è stato realizzato con il patrocinio del Comune felsineo e promosso da Alma Mater Studiorum, l’Università locale. Ci si può così immergere nel mondo della multiforme artista, scoprendone aspetti talvolta sconosciuti.
La poliedricità di Milva
L’artista, all’anagrafe Maria Ilva Biolcati, ha calcato le scene artistiche italiane per mezzo secolo. Da Goro (Ferrara), ove nacque il 17 luglio 1939, giunse al Piccolo Teatro di Milano, dopo essere passata per Francia, Germania, Grecia e Giappone.
Indimenticabili poi le sue partecipazioni record, come cantante, a 15 edizioni del Festival di Sanremo, di cui ben 9 consecutive; la collaborazione con Luciano Berio; il suo divenire l’emblema della canzone politica impegnata; la passione di ridare importanza alla tradizione popolare; la sua interpretazione delle canzoni di Vangelis, compositore di colonne sonore e musica elettronica, nonché di svariate canzoni di Franco Battiato. “Milva la Rossa” fu poi l’indiscussa protagonista degli spettacoli del regista teatrale Giorgio Strehler.
Il contenuto della mostra
L’allestimento della rassegna non è casuale e nasce con lo scopo di valorizzare e condividere il percorso di Milva, intriso di musica, teatro, cinema e impegno politico: è infatti il risultato dall’accordo siglato dal rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari, e da Martina Corgnati, figlia di Milva.
In arte, Milva presenta, per la prima volta, parte del lascito donato da quest’ultima alla Biblioteca delle Arti dell’Università di Bologna: una selezione di spartiti e testi di scena; stampe relative a servizi fotografici, telegrammi e lettere ricevuti da svariati mittenti; collezione di vinili, cd, vhs e dvd incisi dalla cantante e attrice scomparsa a Milano il 23 aprile 2021.
Le stanze in cui si sviluppa la mostra
La mostra è stata allestita in tre differenti stanze – ciascuna narrante diverse prospettive – in cui sono esposte, fra l’altro: alcune onorificenze italiane e straniere ricevute; recensioni a dischi e spettacoli; locandine e programmi di sala; materiali promozionali; nastri e bobine con registrazioni audio.
Vediamo in particolare stanza per stanza. Stanza 1-La vita: racconto visivo delle etichette e identità attribuitele nel tempo (“Pantera di Goro”, “Piaf italiana”, “Lady Brecht”, “Milva la Rossa”), in qualche modo rappresentate dal francobollo dedicatole, annullato a Goro il 18 novembre 2022. Accanto alla narrazione visiva della sua biografia viene ricostruita la rassegna stampa dei giornali che, coi loro titoli, hanno definito l’artista.
Stanza 2-Le arti di Milva: i suoi vari “mondi” artistici, partendo dalla musica (pop, “colta”, popolare) e dal teatro, ma anche quelli televisivo e cinematografico.
Stanza 3-Il mondo di Milva: dimensione internazionale dell’artista, con un focus sull’Europa (con Francia, Germania e Grecia) e uno sul Giappone. Sono inoltre presenti locandine, dischi, classifiche e biglietti di estimatori illustri.
Il percorso di visita prosegue su Spotify e termina il 4 febbraio 2024
I visitatori che lo desiderano possono poi accedere a Spotify e ascoltare la playlist musicale In arte, Milva, scaricabile sui loro device.
La mostra si concluderà domenica 4 febbraio 2024 alle ore 17,30 con l’evento In arte, Milva… tra racconto e realtà: in questa occasione i curatori, Anna Maria Lorusso e Lucio Spaziante, dialogheranno con Martina Corgnati.
Poi, al termine della rassegna, l’archivio in essa esposto verrà reso visibile agli studiosi. Il catalogo e l’inventario, realizzati in collaborazione con il Polo bolognese Sbn e con Archivi ER-Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna, sono invece accessibili già da ora.
La mostra In arte, Milva è visitabile fino a domenica 4 febbraio 2024 presso il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, in Strada Maggiore 34, da martedì a giovedì dalle ore 11 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 18,30; il venerdì dalle ore 10 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 19; sabato, domenica e festivi dalle ore 10 alle 19; il 3 febbraio (Art White Night) 2024 dalle ore 10 alle 24. Per informazioni, consultare il sito https://arti.sba.unibo.it/agenda/in-arte-milva.
Le immagini: la locandina e un ambiente della mostra.
Emanuela Susmel
(LucidaMente 3000, anno XIX, n. 217, gennaio 2024)