Intervento del Pdci di Bologna in opposizione alla gara d’appalto bandita dalla Regione Emilia-Romagna
Riceviamo e pubblichiamo una presa di posizione pervenutaci dalla Federazione bolognese del Partito dei comunisti italiani (pdcibologna.blogspot.it).
La Regione Emilia-Romagna prepara la gara d’appalto per privatizzare il trasporto pubblico ferroviario. Ma i comunisti italiani si oppongono a questa ennesima privatizzazione.
È dimostrato che ogni processo di privatizzazione non fa altro che determinare un peggioramento dei servizi offerti alla cittadinanza con aumenti delle tariffe che si ripercuotono sulle classi più disagiate (lavoratori, studenti, anziani).Privatizzare, inoltre, avrà percussioni sui diritti dei lavoratori. La privatizzazione del trasporto pubblico viene giustificata da Regione, Provincia e Comune con la necessità di diminuire i costi e migliorare il servizio. In realtà, essendo il profitto l’unico interesse di chi prenderà in gestione il trasporto, la privatizzazione porterà solamente all’aumento del prezzo del biglietto e alla soppressione delle linee che verranno ritenute poco produttive, così come ci insegna l’esperienza del trasporto pubblico di Bologna.
Noi riteniamo sacrosanto che sia garantito il diritto alla mobilità per tutti i pendolari. Tale diritto può essere assicurato solo dal trasporto pubblico. Il trasporto privato porta solo alla crescita dei costi economici e ambientali. Questo tema è condiviso da un grande numero dei cittadini della Regione, come dimostra la grande partecipazione e l’esito dei referendum contro la privatizzazione dell’acqua e il finanziamento alle scuole private.I comunisti italiani saranno al fianco di tutti i cittadini e i lavoratori che si mobiliteranno a difesa del trasporto bene comune con lo scopo di contrastare un processo di privatizzazione e di liberalizzazione che la Regione Emilia-Romagna vuole accelerare per la precisa volontà politica di dare in pasto il trasporto pubblico alla logica del profitto.
Partito dei comunisti italiani – Federazione di Bologna
(LucidaMente, anno VIII, n. 94, ottobre 2013)