Due anni di errori, incompetenza, menzogne, smentite, arroganza, brutalità… e colossali profitti
Anno 3 d.C. (non dopo Cristo, magari!; dopo Covid). Le sparate su virus, pandemia e presunti vaccini, rivelatesi poi fasulle sono state talmente ampie e disseminate in questi due anni (e tre inverni) di pandemia, che è difficile ricostruirle, anche in parte. Chi ci riuscisse potrebbe raccoglierle e pubblicare l’ennesimo Stupidario. Il tutto grazie anche alle tv, alle ore e ore di trasmissioni e talkshow di pessima qualità dedicate faziosamente al virus e connessi. Tanto che La7 – e non solo lei – ormai potrebbe ridenominarsi TeleCovid.
Molta disinformazione è causata proprio dai giornalisti che non svolgono il proprio mestiere di raccontare oggettivamente e anche criticamente, ma si riducono a militanti al servizio del Potere (politico, economico, farmaceutico, ecc.). La pandemia è stata provocata da un virus introdotto dall’estero, probabilmente scaturito da un laboratorio dell’Istituto di virologia di Wuhan (Wiv) in Cina, il che, se voluto intenzionalmente, potrebbe addirittura configurarsi come atto di guerra batteriologica (leggi anche Epidemia Covid-19: tutto quello che non ci dicono). Ma, lasciando da parte tale aspetto, non certo secondario, l’emergenza sanitaria, sociale, economica, psicologica, è stata gestita malissimo fin dall’inizio. Sia a livello di protezione delle persone sia a livello mediatico. Ricordate i rassicuranti comunicati dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), le bare nei camion, la cremazione dei defunti senza che i parenti potessero dar loro un ultimo saluto, l’altissima mortalità a Bergamo e Brescia, la mancanza di autopsie, le terrorizzanti tute da astronauta, tanto per alimentare il panico, l’assurdo lockdown, uniti allo slogan infantilmente imbecille «andrà tutto bene»? L’incompetenza si è unita alla crudeltà e alla disumanità (non permettere di porgere l’ultimo saluto ai familiari morti), le bugie all’arroganza e alla brutalità, come nella repressione delle manifestazioni (leggi Manganello, olio di ricino e confino… Anzi, randellate, idranti, “vaccino” ed esclusione sociale).
Ricordiamo allora alcune delle “perle” di questi 24 mesi, usando il più possibile le virgolette per far capire che non ci stiamo inventando nulla, né lo stiamo enfatizzando. All’inizio la microbiologa Maria Rita Gismondo e il virologo Roberto Burioni parlavano di «poco più di un’influenza» stagionale. Dopo pochi giorni, la gravità della situazione è sotto gli occhi di tutti. Non solo: non si applica alcuna cura e le direttive del ministro alla Salute Roberto Speranza impongono «tachipirina e vigile attesa». Il che può significare condannare a morte i malati più gravi ed esautora i medici dall’assistenza domiciliare e dal proporre cure ad personam, come sancito solo di recente dal Tar del Lazio (Covid, stop vigile attesa e paracetamolo. Il Tar sospende circolare Ministero).
Insomma, grazie anche ai lunghi periodi di lockdown, si getta la gente nella disperazione e nel panico: allora, l’unica soluzione sono i vaccini. Che, miracolosamente, arrivano, alcuni sperimentali. La loro somministrazione parte il 27 dicembre 2020 e diventa massiccia a inizio 2021. Infatti, il 30 marzo 2021 il generale Francesco Paolo Figliuolo, nuovo commissario straordinario all’emergenza, subentrato al non rimpianto Domenico Arcudi, assicura che con l’80% di vaccinati si raggiungerà la cosiddetta immunità di gregge. Falso. A settembre 2021 il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri afferma che «oggi è più facile morire di Covid che di cancro». A parte il poco fine accostamento, i dati dicono che i decessi oncologici sono 180mila l’anno, quelli per Covid 130mila in due anni (tra “per” e “con” il coronavirus). Sileri non si ferma lì. Il 15 settembre, nell’aula del Senato, replica piccato: «Sento dire che i vaccinati si prendono il virus e lo trasmettono. È una falsità, è una bugia». Eh sì, l’aveva detto pure Mario Draghi (22 luglio 2021): «Il green pass è una misura con cui i cittadini possono continuare a svolgere attività con la garanzia di ritrovarsi fra persone non contagiose». Falsissimo. Chi si è sottoposto ai sieri non è immune dal contagio, né dal contagiare. Però continuano a chiamarli “vaccini” e “immunizzati”! È il 29 settembre 2021 quando Franco Locatelli, coordinatore del Cts (Comitato tecnico scientifico) rassicura: «Dico con estrema chiarezza che, per quello che riguarda i soggetti sani e giovani, è tutto fuorché scontato che si debba andare verso una terza dose». Tuttavia, appena un mese dopo lo “scienziato” cambia musica: «La terza dose […] è necessaria». Per fortuna l’11 novembre 2021 il virologo-virostar Fabrizio Pregliasco afferma che «la terza dose sarà l’ultima, poi richiamo solo ai più fragili».
Sarà colpa dell’arrivo della variante Omicron, ma fatto sta che ce n’è sempre una nuova. E già si parla di quarta dose o di anni e anni di richiami (vedi Ilaria Capua dice che il Covid non andrà via nemmeno con il vaccino). Tuttavia, Locatelli può far di meglio di quanto già fatto. Il 5 novembre 2021, in diretta tv, esulta: «Fino a 59 anni nessun vaccinato è finito in terapia intensiva». Purtroppo i dati ufficiali dicono il contrario. Ma forse il campione delle giravolte è il già citato Burioni. Ascoltate. Suo tweet del 29 agosto 2021: «Gli unici per cui non ha senso il vaccino sono i bambini sotto i 12 anni»; 1° dicembre 2021: «Aifa approva vaccino covid per bimbi 5-11 anni. Evviva!». Tuttavia, talvolta è meglio contraddirsi che morire. Infatti, è andata proprio bene all’infettivologo Massimo Galli, ex “compagno movimentista” dei tempi che furono, ora primario di Malattie infettive dell’ospedale Luigi Sacco di Milano, nonché indagato per falso ideologico e turbativa d’asta per aver favorito un candidato e penalizzato un altro nei concorsi universitari. Nonostante avesse assunto la terza dose, proprio lui, uno dei maggiori teorici del “vaccinatevi tutti”, si è gravemente ammalato di Covid. A salvarlo, però, non sono stati i presunti effetti immunitari degli altrettanto presunti “vaccini”, ma una terapia precoce a base di anticorpi monoclonali. Come da tempo affermano tanti dissidenti: terapie domiciliari e precoci… Peccato che agli italiani “comuni” tali terapie siano per lo più precluse!
Per par condicio, citiamo anche alcune affermazioni controcorrente rivelatesi poi false. Come quella di Alberto Zangrillo, primario del San Raffaele di Milano, che nel maggio 2020 e nel luglio 2021 assicurava che «Il virus è clinicamente morto, spaventare non è educativo e basta allarmismi». Abbiamo poi gli estremisti nonvaccinazionisti che parlano di cospirazione aliena (rettiliana), dell’ossido di grafene e dei quantum dots introdotti “coi vaccini” nell’organismo delle persone, di eugenetica e programma mondiale di riduzione della popolazione (in effetti, la Terra non può sostenere sette miliardi di esseri umani sulla propria superficie). E terapie fantasiose che evitiamo proprio di citare. Tuttavia, altre proposte terapeutiche provenienti da istituti affidabili, sebbene non testate ad ampio raggio, sembrano funzionare. E non riteniamo folli i medici che affermano che nei loro reparti nessun paziente affetto da Covid muore. Oltre la terapia con il plasma iperimmune del dottor Giuseppe De Donno, ne ricordiamo qualcun’altra. Come quella con gli antiinfiammatori praticata dall’Istituto Mario Negri di Milano sotto la direzione di Giuseppe Remuzzi e pubblicata in uno studio. O quella con gli anticorpi monoclonali praticata dal primario Renzo Scaggiante nel Reparto Malattie infettive dell’Ospedale di Belluno. O, ancora, quella con la lattoferrina (ricerca a cura delle Università di Roma Tor Vergata e Sapienza e della società italiana di medicina ambientale). Per non dire dell’approvazione ufficiale della stessa Aifa alla pillola molnupiravir della Merck e all’antivirale remdesivir. Ma tutte le terapie prevedono cure anche domiciliari e la somministrazione dei farmaci ai primi sintomi, mentre ciò non avviene quasi mai, anche a causa delle indicazioni ministeriali e dei pastrocchi medico-legal-burocratici.
Riepiloghiamo, allora, alcune delle più contraddittorie dichiarazioni provenienti delle autorità “competenti”. “L’origine del virus va cercata nello spillover” (Wwf); “La Cina ha fatto di tutto per evitare il propagarsi del contagio nel mondo” (Oms); “La Cina è colpevole” (Trump); “C’entrano pure Francia e Stati uniti”. “Le mascherine sono inutili”; “Servono per chi è positivo”; “Per tutti mascherine chirurgiche”; “No, obbligatorie le Ffp2”. “Astrazeneca va inoculato agli over 60”; “No, agli under 60”; “Contrordine, va bene per gli over 60”; “Ritiriamolo”. “No agli adolescenti”; “Sì agli adolescenti (over 12)”. “No ai bambini”; “Sì ai bambini (over 5)”. “Col vaccino torneremo alla normalità!”; “Basterà vaccinare il 70% degli italiani!”; “No, ma con l’80% avremo l’immunità di gregge!”; “No, il 90%”; “Non raggiungeremo mai l’immunità di gregge”. “L’efficacia del vaccino è del 95%!”; “Basta una dose!”; “No, ma bastano due dosi!”; “No, ma basteranno tre dosi!”. “L’effetto protettivo dei vaccini dura 9 mesi”; “No, 6, forse 5”; “Bisogna inoculare ogni 4 mesi”. “Non si registrano effetti secondari alla somministrazione dei sieri”; “Possono verificarsi eventi avversi anche gravi”. “Un vaccinato non può contagiarsi né contagiare!” (come visto, Draghi dixit); “Un vaccinato non può finire in terapia intensiva!”; “Un vaccinato non deve fare il tampone!”; “È una pandemia di non vaccinati!” (Locatelli dixit). “Il green pass farà ripartire l’economia!” (Renato Brunetta e Luciana Lamorgese dixerunt); “Col green pass nessun rischio contagi!”.
Tutto, purtroppo, smentito dalla realtà. Intanto, tra le altre affermazioni sbugiardate, lo stato d’emergenza, che doveva essere a termine, si è prolungato all’infinito, divenendo stato d’eccezione, si è stretta ancora di più la discriminazione verso i dissidenti, con una sanzione illegittima di 100 euro che proverrà dall’… Agenzia delle entrate! In questo tragico caos e sospensione dello Stato di diritto, gli unici a leccarsi i baffi sono i grandi gruppi farmaceutici che hanno prodotto i “vaccini”: il loro profitto complessivo del solo 2021 è stato di circa 90 miliardi. Ed è stata davvero lungimirante la Bill & Melinda Gates Foundation ad aver investito da anni nel settore Big Pharma. Speriamo, però, che quanto affermato dall’Oms Europa il 23 gennaio scorso, corrisponda finalmente a verità: Covid, Oms: “È plausibile che con Omicron l’Europa si stia avviando verso la fine della pandemia”.
Le immagini: a uso gratuito da pixabay.com.
Rino Tripodi
(LucidaMente 3000, anno XVII, n. 194, febbraio 2022)
Interessante riassunto/resoconto degli eventi. A mio parere l’articolo è la più completa, realistica e precisa conferma di ciò che un uomo (Geremia) scrisse quasi 3000 anni fa in un antico libro (Geremia, capitolo 10 verso 23).
“So bene, o Geova, che l’uomo non è padrone della sua via. L’uomo che cammina non è padrone nemmeno di dirigere i suoi passi” (Traduzione del Nuovo mondo delle Sacre Scritture)
“Lo so, Signore: l’uomo non è padrone della sua via, chi cammina non è in grado di dirigere i suoi passi” (La Bibbia CEI, edizione 2008)
“Signore, ho capito! Nessuno sa scegliere la giusta via, nessuno sa decidere bene per la propria vita” (La Bibbia, Traduzione Interconfessionale, in Lingua Corrente)
“O Signore, io conosco che la via dell’uomo non è in suo potere; e che non è in poter dell’uomo che cammina di addirizzare i suoi passi” (Bibbia Diodati, 1885)
“Signore, io so che la via dell’uomo non è in suo potere, e che non è in potere dell’uomo che cammina il dirigere i suoi passi” (Nuova, riveduta 1994)
E potrei continuare quasi all’infinito, visto che TUTTE le traduzioni, di TUTTE le confessioni religiose (a anche quelle aconfessionali) affermano le stesse cose.