In un mondo che corre così veloce, quali sono i fattori che permetteranno un futuro lavorativo agli odierni studenti? Cosa è meglio apprendere per essere competitivi?
Negli ultimi anni la disoccupazione è diventata un problema per i giovani a livello globale. Anche se molti vanno avanti con un’istruzione universitaria e persino un master, spesso faticano a trovare lavoro nei settori di competenza. Perché? Il mondo del lavoro è in continuo mutamento. Le competenze necessarie per avere successo oggi sono completamente diverse rispetto al passato. Allo stesso modo, anche le occupazioni del futuro richiederanno competenze completamente nuove.
Stanno venendo alla luce nuovi ruoli, alcuni dei quali ancora non ben definiti, mentre antiche professioni stanno diventando obsolete. Il tratto distintivo dei lavori del futuro è la connettività, con dati e informazioni condivisi su piattaforme e media. L’automazione e l’apprendimento automatico saranno al centro di questi cambiamenti. Queste porteranno, forse, alle novità più significative in termini di competenze richieste. E mentre ciò potrebbe migliorare notevolmente il modo di lavorare, chi non è in possesso delle giuste competenze rischia di essere lasciato indietro. Ne stiamo vedendo già alcuni effetti in seguito alla pandemia di coronavirus. È probabile che vedremo emergere forti divari di competenze, che creeranno un’elevata domanda di lavoratori qualificati. In questo scenario è bene che i giovani si preoccupino di identificare e acquisire le competenze più richieste nei luoghi di lavoro del futuro.
Quali sono le competenze richieste dal mondo del lavoro?
Nonostante siano istruiti, molti giovani non hanno le competenze necessarie per ottenere i lavori che desiderano. Ecco perché c’è sempre più interesse verso i corsi di formazione che offrono specializzazioni digitali, informatiche e linguistiche. Oggi si va velocemente e la recente pandemia ha dato un ulteriore sprint a questo processo. Le competenze digitali sono diventate indispensabili, così come la conoscenza delle lingue. Le hard skill sono solitamente legate a un campo particolare e richiedono conoscenze specifiche per essere acquisite. In poche parole, acquisire una competenza richiede studio e approfondimento, per cui è meglio cominciare il prima possibile. Se vuoi stare al passo, ecco in cosa dovresti prepararti fin da ora.
Data skill
Viviamo in un’era di big data. I dati vengono raccolti su una scala mai vista prima, utilizzati per qualsiasi attività, dal miglioramento dei processi industriali al mantenimento degli scaffali impilati fino al targeting accurato degli annunci digitali. La portata e la gamma dei big data è destinata ad aumentare negli anni a venire, facilitando l’apprendimento automatico e l’automazione. Di conseguenza, coloro che sono in grado di organizzare la raccolta dei dati, interpretare i risultati e prendere decisioni sulla base di questi risultati saranno molto richiesti.
Intelligenza artificiale
I rapidi progressi dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico sono uno dei fattori chiave della quarta rivoluzione industriale. L’IA ha il potenziale per rivoluzionare il modo in cui lavoriamo e viviamo in meglio. Prima del coronavirus, si prevedeva che alla fine l’IA avrebbe creato più posti di lavoro di quanti ne avrebbe distrutti. Lo stato attuale dell’economia mondiale richiede una rivalutazione temporanea di qualsiasi previsione. Tuttavia, coloro con competenze in questo campo per sviluppare e implementare sistemi di intelligenza artificiale, saranno molto ricercati.
Lingue straniere
In un mondo digitalizzato e globalizzato, conoscere le lingue straniere non è più un’opzione. Prime tra tutte l’inglese, definita la lingua della scienza, dei computer, della diplomazia e del turismo. Conoscere l’inglese oggi è indispensabile per avere la possibilità di trovare un buon lavoro, sia in Italia che all’estero, in qualsiasi settore. Inoltre, è la lingua fondamentale per comunicare a livello globale e per poter avere accesso alle novità formative appena vengono divulgate. Studiare l’inglese a scuola non basta. Sappiamo tutti che il livello di preparazione che le scuole secondarie offrono non è quasi mai accettabile. Il mondo del lavoro oggi necessita di personalità bilingue, che sappiano esprimersi e comprendere l’inglese senza alcun ostacolo. In quest’ottica, imparare l’inglese fin da piccoli è la soluzione migliore. L’approccio a una lingua straniera oggi non va più vissuto come portare avanti uno studio di alcuni mesi o anni. Bisogna acquisire una scioltezza nel comunicare in questa lingua che viene data solo dalla pratica costante, dal vivere a contatto giorno per giorno con essa. Fare vacanze studio all’estero o vacanze lavoro nei mesi estivi sin da piccoli è il modo migliore per farsi aprire le porte al mondo del lavoro di oggi.
Blockchain
Da quello che si evince su LinkedIn, le competenze in blockchain sono in cima alla lista delle hard skill più richieste al momento. Oltre alla finanza, la blockchain potrebbe essere utilizzata anche nel settore di ricerca del lavoro, nella logistica e nella gestione della catena di approvvigionamento per tracciare il movimento delle merci e mappare il ciclo di vita dei prodotti dal materiale di partenza all’utilizzo finale. Questi sono solo alcuni esempi delle sue potenziali applicazioni. La blockchain sta solo ora iniziando ad avere un impatto sul mondo al di fuori delle criptovalute, per cui ci sono molte opportunità di applicazione.
Vendite e marketing
Le vendite e il marketing sono settori già consolidati da decenni. Queste competenze saranno tuttavia essenziali anche nei luoghi di lavoro del futuro, perché ora si viaggia nel nuovo panorama digitale. Il marketing è stato rivoluzionato dalla tecnologia, offrendo nuovi canali come social media, marketing di affiliazione e contenuti digitali. Ancora più importante, gli strumenti analitici consentono un livello senza precedenti di raccolta dati e misurazione delle prestazioni. Ciò aumenta la posta in gioco, chiedendo ai marketer di migliorare costantemente la propria preparazione per rimanere competitivi.
Isabella Parutto
(LucidaMente 3000, anno XVII, n. 197, maggio 2022)