L’Istituto per ottici e optometristi, con sedi nei capoluoghi emiliano e lombardo, è aperto in presenza, in diretta streaming e in modalità asincrona, per cui gli studenti seguono da casa e in aula in contemporanea, con laboratori, lezioni a distanza e videolezioni digitali
Come abbiamo visto anche sulla nostra rivista (leggi, tra gli altri, Scuola e didattica a distanza: il disagio degli studenti di fronte alla webcam e Le tristi voci della scuola malata), la didattica a distanza, cui è stata costretta la scuola italiana dall’emergenza pandemia, presenta numerose problematiche. Oggi vogliamo parlarvi di un Istituto che, anche giocando d’anticipo, ha varato un modello di scuola digitale, che permette, in contemporanea, lo svolgersi di attività in presenza e da remoto.
Si tratta di una scuola per ottici e optometristi per diplomati, con sedi a Bologna e Milano: l’Istituto “Benigno Zaccagnini” (in fondo al presente articolo una sintesi della sua storia). Da un lato la scuola, sin da quest’estate, è stata resa sicura da molti interventi strutturali e può continuare le lezioni in presenza; nello stesso momento, gli studenti che vogliono studiare da casa possono seguire la diretta, porre domande e interagire con i compagni in classe. Le lezioni sono disponibili anche in modalità asincrona e gli studenti hanno a disposizione altri supporti didattici digitali. In questo modo, l’istituto rende possibile la continuità didattica a tutti, a prescindere da limitazioni negli spostamenti introdotte dalle normative o dall’eventualità di quarantene o isolamenti fiduciari. In pratica, la piattaforma per la didattica digitale implementata nell’Istituto permette che si svolgano, in contemporanea, le lezioni a scuola e da remoto. Gli studenti che desiderano stare a casa possono seguire le lezioni on line. Gli studenti che vogliono e possono recarsi in sede, continuano ad assistere alle lezioni a scuola. La piattaforma permette di assistere alle lezioni in diretta, ma anche in tempi successivi, in modalità asincrona.
Nel Corso per ottici e optometristi, sono poi previsti laboratori organizzati in presenza. La piattaforma prevede anche tutoring a distanza e corsi di recupero, per permettere a tutti di seguire la didattica con continuità. Ciò ha richiesto, per entrambe le sedi di Milano e Bologna, un investimento in tecnologia. È stato installato un primo amplificatore affinché la voce degli insegnanti potesse sentirsi meglio in classe e un secondo per permettere di sentire bene in aula anche le domande degli studenti poste da casa. Per mantenere un certo ordine, sono stati stabiliti dei momenti precisi in cui fosse possibile chiedere e intervenire. In tutte le aule sono state posizionate delle casse e una telecamera ambientale per inquadrare con ottima qualità quanto viene scritto alla lavagna.
Gli insegnanti condividono anche lo schermo del computer. Del resto, i docenti dello Zaccagnini sono per la maggior parte giovani e già abituati a lavorare con queste moderne strumentalizzazioni; tuttavia, sono stati nominati responsabili delle innovazioni tecnologiche un fisico, ex insegnante di Fisica e Astronomia, e un ingegnere elettronico. Sono il punto di riferimento per il corpo docenti. Già dal mese di giugno, infine, sono stati stabiliti dei criteri per produrre e realizzare materiali digitali che avessero un’uniformità anche di stile, di font, di grafica per aiutare gli studenti. E, ancora, per agevolare i ragazzi in questo difficile periodo, è stato firmato un accordo con una realtà esterna per produrre 500 ore di video lezioni: si tratta di riassunti utili in vista delle sessioni d’esame. Lo Zaccagnini ha sempre potuto continuare la didattica in presenza anche dopo il 6 novembre. L’istituto professionale, infatti, non è soggetto alle dirette dipendenze del Miur e può contare su due sedi scolastiche ristrutturate e sicure, l’attivazione di rigidi protocolli, tecnologie di sanificazione dell’aria e sistemi di controllo e di prevenzione anticontagio.
Come s’è accennato, all’Istituto Zaccagnini si è lavorato tutta l’estate per assicurare agli studenti una ripresa al riparo dal rischio di contagio. Oggi la temperatura delle persone viene misurata all’ingresso per mezzo di un termoscanner, una camera termografica che permette di misurare la febbre a 30 persone insieme, 60 al minuto, consente di rilevare gli ingressi e memorizzare lo stato di salute delle persone. Il termoscanner è connesso al sistema d’allarme delle sedi e scatta in caso di temperatura corporea troppo alta. È stato modificato il protocollo di pulizia di Milano e Bologna e, in collaborazione con un medico del lavoro, è stato studiato un protocollo di prevenzione.
Un ulteriore progetto di ampliamento è stato concluso in questi giorni; nella sede di Bologna, incorporando due locali, si è ricavata una seconda aula di 110 metri. Attualmente, come da regolamento, le scuole vengono sanificate di frequente, vengono controllati gli accessi per contingentare le entrate e le uscite, le mascherine sono d’obbligo. Ogni studente ha a disposizione, sul suo banco, soluzioni disinfettanti per le mani e occhiali di protezione per alcune attività di laboratorio. Tutti gli strumenti di Ottica sono sanificati con procedure manuali o macchine a infrarossi. Nelle aule gli interventi strutturali si sono concentrati sugli infissi, rinnovati per permettere un adeguato ricambio d’aria. Inoltre, sono stati installati, sia a Bologna che a Milano, macchine per il trattamento biologico dell’aria, in grado di sanificare 140 metri cubi ogni ora. Nelle due sedi dell’Istituto Zaccagnini studiano, per diventare ottici e optometristi, 550 studenti, 200 a Milano e 350 a Bologna. Gli insegnanti sono 40. Le misure in atto e i risultati raggiunti ad oggi permettono di guardare con fiducia ai prossimi mesi e comunque l’Istituto è sempre al lavoro per rendere la scuola un luogo sempre più sicuro.
L’Istituto “Benigno Zaccagnini” nasce a Bologna nel 1977, con la vocazione di realizzare percorsi di formazione nell’area sanitaria. Nel 1991 l’attuale direttore Giorgio Righetti assume la guida dell’Istituto ed è sua l’idea di specializzare l’attività nei campi di Optometria e Ottica. Negli anni, l’Istituto ha seguito l’evoluzione della ricerca scientifica in Ottica, Oftalmologia e Optometria, organizzando congressi specialistici e aggiornando via via la sua offerta formativa. L’istituto ha due sedi, a Bologna e Milano, in cui si tengono, oltre al Biennio di Ottica, Corsi annuali e biennali di Optometria per studenti e per lavoratori (questi ultimi anche a Torino e Venezia) e una serie di Corsi superiori di specializzazione e Master in tutte le principali discipline dell’Ottica e dell’Optometria delle Scienze neurologiche.
Le immagini: a cura dell’Istituto Zaccagnini.
Isabella Parutto
(LucidaMente 3000, anno XV, n. 180, dicembre 2020)