Da poco uscito per Aventino Music, è anche un omaggio musicale a Florian Schneider dei Kraftwerk
Due musicisti che hanno voluto celebrare il grande Florian Schneider, fondatore della band tedesca Kraftwerk, venuto a mancare nell’aprile dello scorso anno. Ecco una delle motivazioni di The Last Odyssey (Aventino Music), nato dalla collaborazione di Pino Campanelli e Paolo Di Cioccio; un concept album appena uscito, in cui suoni e armonie analogiche si mescolano a melodie digitali.
Fin dal primo ascolto del disco emergono chiaramente le sonorità tipiche della scena elettronica e krautrock, rielaborate con un twist sorprendente. Campanelli è un dj della prima ora, attivo sulla scena musicale già dagli anni Settanta. Insieme a Di Cioccio ha dato vita al progetto di musica elettronica dei Le Borg, occupandosi della stesura dei testi e della parte musicale legata al digitale. Oltre alle diverse collaborazioni con Di Cioccio, Campanelli realizza remix per conto di altri autori, nonché jingle e spot pubblicitari. Di Cioccio è invece un oboista, compositore e docente di conservatorio: ha concepito e inciso numerosi lavori pubblicati per Aventino Music, Valle Edizioni e Rai Trade e scrive musiche per commenti radio televisivi, documentari e opere teatrali.
È così che due mondi musicali antitetici quali l’elettronica e la musica classica si incontrano e danno vita a The Last Odyssey. Dichiarano gli stessi due musicisti: «Abbiamo cercato punti di contatto nel nostro connubio anomalo tra un compositore di musica classica e un dj old school. Abbiamo così trovato sonorità che siano contemporaneamente rievocative di quegli anni e, nello stesso tempo, richiamino qualche eco della prima techno». Il risultato è molto interessante, ed è possibile ascoltarlo su Spotify cliccando qui.
L’album, composto da dieci tracce della durata complessiva di 26 minuti, si presenta come un viaggio attraverso le sonorità che caratterizzarono gli anni Sessanta e arrivano ai giorni nostri, con citazioni più o meno esplicite a quasi 60 anni di storia della musica: in The Last Odyssey troviamo deep groove, ritmiche downtempo e midtempo, elettronica, techno e industrial. L’ultima traccia del disco – che dà il nome all’album – rappresenta l’ultima Odissea, ovvero l’ultimo viaggio di Florian Schneider: un amorevole, breve quanto potente tributo, in stile 45 giri, in memoria del fondatore dei Kraftwerk, di certo uno dei gruppi che ha maggiormente influenzato le scene musicali tedesche e internazionali.
Le immagini: la copertina del disco The Last Odyssey e gli autori del disco Pino Campanelli e Paolo Di Cioccio.
Isabella Parutto
(LucidaMente 3000, anno XVI, n. 183, marzo 2021)