Perché l’ideologia neocapitalista demonizza gli etero? In più, l’inganno del climatismo, dello pseudopacifismo e del vaccinismo…
Riceviamo da un lettore, che supponiamo anticapitalista e antineoliberista, e volentieri pubblichiamo.
È da tempo che mi chiedo come mai il capitalismo abbia deciso di demonizzare l’eterosessualità promuovendo attraverso tutti i mezzi di comunicazione e le istituzioni pubbliche le altre infinite varianti della sessualità. Sicuramente esiste un motivo economico e uno psicologico.
Donna-oggetto e maschio-oggetto
Ma proprio l’altra sera, osservando un video in cui Vladimir Luxuria incontrava Gina Lollobrigida, ho capito che l’eterofobia ha lo scopo di promuovere in tutti, maschi e femmine, l’essere oggetto, la mercificazione. Dopo la donna-oggetto e, quindi, senza autostima, ora si punta all’essere umano tout court senza autostima.
Dopo secoli di maschilismo a scapito delle donne, come risposta al femminismo, è arrivato il cosiddetto LGBT. Quando le donne cominciano ad alzare la testa, per riportarle all’ovile il maschio si trasforma in donna e la donna in maschio. Il bello della differenza si muta nella banalità dell’omologazione sessuale. Anche il maschio diventa oggetto, da consumare e buttare, ovvero consumatore e al contempo merce.
Ecologismo, militarismo e vaccinismo…
Ma il capitalismo con la sua inarrestabile necessità di mercificazione non si ferma solo all’identità sessuale, alla capitolazione dell’universo maschile, ma apre la rete all’ecologia rendendola una religione in cui bisogna credere… e per la quale obbedire e combattere.
Per distruggere il Sessantotto il capitalismo promosse la lotta armata e oggi, per mercificare anche i maschi e trasformare in merce persino l’ambientalismo, promuove l’ecologismo trans-pacifista. Non a caso nelle manifestazioni denominate Pride si sventola la bandiera della pace… mentre aumentano le spese militari e si mandano armi in Ucraina.
Dimenticavo il “vaccino”… per fare ammalare anche i sani e, soprattutto, dare il colpo finale ai cosiddetti fragili e anziani, troppo costosi da mantenere per le casse dell’ente pubblico, ovvero del capitalismo.
Le immagini: autori Monstera e Uriel Mont, concesse a uso gratuito per pexels.com.
Paolo Mario Buttiglieri
(LucidaMente 3000, anno XVIII, nn. 211-212, luglio-agosto 2023)