Perché gli eroi mitologici greco-romani sono protagonisti dei più moderni e sofisticati videogame?
Che rapporti possono mai avere il mondo dei giochi e il mondo della mitologia? Apparentemente nessuno, fondamentalmente tanti, stretti e in forte relazione. Come diceva Platone, si dovrebbe vivere giocando. E l’uomo, nella sua storia, l’ha preso alla lettera. E gioca, gioca da sempre.
Il mito accompagna l’uomo dalla notte dei tempi. Per molti versi la storia dell’umanità è un mito e, per tante ragioni, ogni periodo storico ha il suo periodo mitologico di riferimento. Dal fascino intramontabile, la mitologia si è saputa imporre grazie alla sua irresistibile leggerezza. In particolare, quella greco-romana. Ma, negli ultimi tempi, anche quella norrena. Questo perché il mito è accompagnato, anzitutto, da un’ampia letteratura: a esso sono dedicati cartoni, serie televisive, film e addirittura documentari. Perché il mito, potremmo dire, è l’essenza stessa di un popolo o di una cultura. E perché la sua natura, ontologicamente “aperta”, lo rende disponibile per ogni trasposizione. Perché il mondo delle divinità stimola tanto la fantasia? Perché non esiste niente di più umano del divino. Dei immortali che condividono con gli uomini vizi e virtù, santità e maledizione. Si è fatto riferimento a film e cartoni: produzioni recenti, ma anche remote, appartenenti a un’epoca ormai lontana. Nel mondo dell’animazione, la Disney ha costruito una fortuna sul racconto, per bambini, di episodi legati alla mitologia.
La mitologia linfa vitale nelle dinamiche di gioco
Arrivando poi al mondo del gaming, la letteratura di cui abbiamo già parlato finisce per ampliarsi ancor di più: nell’ultimo ventennio dalla mitologia sono nati dei titoli videoludici oggi considerati cult. Ulisse, uno dei titoli di punta dell’operatore StarVegas Casinò, è una delle slot machine più apprezzate dagli utenti italiani. Apollo God of the Sun, Lord of the Ocean e Dinasty of RA sono altre slot machine molto popolari dove la mitologia greca è il terreno prediletto su cui impostare le dinamiche di gioco. E proprio per questo la mitologia si è saputa imporre anche in un mondo apparentemente estraneo a essa, come quello delle slot machine, brave da parte loro ad attingere da un patrimonio sconfinato. Ma è grazie alla gamification, e ai progressi delle nuove tecnologie, se questa ha assunto una nuova linfa vitale. L’esempio più noto ed evidente è rappresentato da God of War, pluripremiata ed amatissima serie di videogiochi per PlayStation che, in un decennio circa, hanno riletto la lotta tra gli dei dell’Olimpo. In questo caso si prende spunto dalla sempreverde mitologia greca, col protagonista Kratos intento a lottare contro gli dei dell’Olimpo e, nel IV capitolo della serie, a vedersela invece con il pantheon delle divinità norrene. Ma, guardandosi bene intorno, di titoli ve ne sono a bizzeffe, complice un universo che apparentemente non ha limiti alla sua narrazione. E, ovviamente, anche altre tipologie di gioco sono dedicate alla mitologia.
Carmela Carnevale
(LucidaMente, anno XV, n. 173, maggio 2020)