La raccolta di saggi brevi “Percorsi laici” (Officine Editoriali da Cleto) di Tullio Monti affronta le molteplici sfaccettature storiche, politiche e filosofiche dell’argomento, sempre attuale
Qual è oggi lo spazio per il pensiero laico? Quali sono le sue radici e gli scopi primigeni? Che ruolo può avere nel tempo presente, in un Occidente con un cristianesimo con sempre meno fedeli e una Chiesa cattolica debole e piegata alla secolarizzazione? E, per di più con gli opposti fanatismi dell’islam da una parte e dell’ideologia politically correct, woke, lgbtqia+ e gender e della cancel culture?
Una preziosa miscellanea sul pensiero laico
Per rispondere a tali domande e orientarsi entro tematiche fondamentali per la moderna società civile e democratica, ma che in Italia non hanno quasi mai trovato uno spazio adeguato, può risultare preziosa la lettura di Percorsi laici. Appunti, discorsi e pensieri sulla laicità e sui diritti civili di Tullio Monti (Prefazioni di Telmo Pievani e Gaetano Pecora, Postfazioni di Monica Lanfranco e Giulio Ercolessi (Officine Editoriali da Cleto, pp. 366, € 20,00).
L’autore, nato a Torino nel 1959, si autodefinisce militante «liberalsocialista, laico, libertario, garantista, federalista europeo e antitotalitario». Il ponderoso volume – variegato, forte, stimolante – raccoglie alcuni dei testi (precisamente sedici) delle relazioni che dal 2006 al 2013 egli ha esposto in vari convegni. Si tratta, pertanto, di una utilissima miscellanea, che segue diacronicamente il dibattito politico-culturale nel nostro Paese non solo sulla laicità, ma anche sulle tematiche dei diritti e delle libertà civili.
I diritti civili e i loro nemici
Monti ne fa un vasto elenco: «Diritti delle donne e delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender, unioni civili, testamento biologico, eutanasia volontaria, fecondazione assistita, riforma della legge sulle adozioni, divorzio breve, aborto farmacologico (RU486), contraccezione d’emergenza, legalizzazione della sterilizzazione volontaria, legalizzazione della prostituzione volontaria nelle case, antiproibizionismo nella lotta alle tossicodipendenze, valorizzazione della scuola pubblica e laica, superamento del Concordato con la chiesa cattolica, riforma dell’otto per mille e del sistema di finanziamento pubblico alle confessioni religiose, superamento dell’insegnamento confessionale della religione cattolica nella scuola pubblica, legge sulla libertà religiosa».
Solo poche di tali tematiche sono entrate nel pieno dibattito parlamentare e sono state affrontate con risoluzioni legislative; e quasi nessuna in modo deciso, definitivo e convincente.
Secondo Monti, a opporre una retrograda resistenza sono «il clericalismo, l’integralismo, il fondamentalismo e il confessionalismo».
Approfondimenti filosofici e attualità
Ma, al di là degli scontri e delle polemiche legate anche all’attualità, i contributi dell’autore si caratterizzano per lo più per un colto approccio e approfondimento filosofico. Come, ad esempio, in Natura, vita, persone e corpi: una visione laica, con una impressionante mole di citazioni di pensatori antichi e moderni. Oppure come nel saggio sui rapporti tra religione e scienza.
Di scottante attualità sono le sue riflessioni su multiculturalismo e fenomeno migratorio, tra «separazione, assimilazione, integrazione, interazione». Così come quello su Libertà, democrazia e laicità per l’Iran: il ruolo della Resistenza (e in tale ambito Monti si è personalmente impegnato in varie iniziative, anche con varie associazioni di cui fa parte).
Così come ancora attuali – purtroppo – sono i testi su Bioetica e su Testamento biologico ed eutanasia, con un prezioso “dizionario” di alcuni termini, spesso usati scorrettamente o a sproposito. Il saggista si occupa anche dell’insegnamento nelle scuole, auspicando una didattica davvero laica e pluralista. E di un argomento che potrebbe persino apparire secondario, se non futile, ma che le orrende stragi di vignettisti (leggi pure i nostri Come l’Occidente ha perso la libertà d’espressione e Islamofobia, il bavaglio alla libertà) e l’attuale cappa di conformismo politically correct ci fanno percepire nella sua importanza: la libertà di satira.
Ricostruzioni storiche e profili biografici
Infine, negli scritti di Monti raccolti in Percorsi laici non mancano le accuratissime ricostruzioni storiche (La laicità nel Risorgimento e nello Stato liberale italiano; Lo Stato italiano e la laicità dall’Unità a oggi; Il controverso rapporto fra Chiesa cattolica e democrazia, diritti umani, libertà; La questione liberalsocialista nella storia della sinistra italiana, con le posizioni via via assunte da Turati, Rosselli, Gramsci, Togliatti, Nenni, Berlinguer e Craxi), nelle quali può rientrare anche l’omaggio a Ernesto Rossi, scomodo “homo laicus”.
E, a proposito di grandi figure del pensiero laico, è significativo che il libro sia dedicato a maestri, anzi giganti della laicità quali Giulio Giorello, Stefano Rodotà, Carlo Augusto Viano, Luciano Pellicani, Carlo Flamigni e Carlo Ottino. Non sappiamo cosa oggi penserebbero di una realtà sempre più problematica, sfaccettata e spesso confusa. È però certo che la loro presenza ci manca…
Rino Tripodi
(Pensieri divergenti. Libero blog indipendente e non allineato)