Il colto “L’Ultimo Libro” (edito da il Cerchio) dello scrittore forlivese è ambientato in una realtà tragica, tra pandemie anche spirituali e rovinose guerre. Il protagonista deve cercare di salvare l’umanità dalla catastrofe definitiva
L’Ultimo Libro (il Cerchio-iniziative editoriali, Rimini 1992, pp. 324, € 28,00) dello scrittore forlivese Giancarlo Biserna è un romanzo distopico a sfondo apocalittico dalle tematiche complesse e affascinanti; l’autore ambienta l’opera cinque anni dopo la fine della pandemia di Covid-19, quando l’umanità sta scontando i disastri causati non solo dal virus ma anche da una violenta guerra nell’Est Europa.
Tra citazioni alle sacre scritture e a opere letterarie, tra fede e scienza, Biserna narra una storia amara in cui l’essere umano si scontra con un nuovo virus, molto più potente del precedente perché è di natura spirituale, quindi impossibile da comprendere e da arginare. Dopo la pandemia e un sanguinoso conflitto, inoltre, le persone sono stremate e hanno perso contatto con i valori importanti; soprattutto la mancanza di fede rischia di far precipitare l’umanità nel più oscuro dei baratri, dove non può esserci speranza di salvezza. L’autore alterna presente e passato per raccontare le vicende di un gruppo di personaggi i cui destini si intrecciano con modalità sorprendenti: è quello che accade per esempio al coraggioso padre Peter e al protagonista dell’opera, Amos, un uomo sicuramente non perfetto, in profonda lotta con sé stesso e con il ruolo che è quasi costretto a rivestire per impedire l’Apocalisse, causata da un ordine massonico che vuole tenere sotto scacco il mondo intero. Il prestigioso storico e saggista Franco Cardini, autore dell’Introduzione al romanzo, coglie bene il tono della vicenda di cui Amos è protagonista: «In filigrana, quest’Apocalisse racconta la storia degli ultimi trent’anni in un linguaggio realistico e simbolico, allusivo e criptico»; l’autore ci consegna infatti un’opera multiforme, ricca di suggestioni, di domande cui provare a dare risposte e di rimandi colti da individuare.
Giancarlo Biserna ci racconta della «milleunesima possibilità» data agli esseri umani, dalla quale però non c’è ritorno: o si soccombe o ci si salva; è una lotta tra titani, tra Dio e Satana, tra Amos e l’ordine massonico, tra la religione e la ragione, tra un vaccino spirituale e uno terreno. Perché di virus si parla, veicolato da strani insetti, che colpisce solo il Male; e come spesso accade, le tragedie vengono strumentalizzate e manipolate a proprio favore, generando un conflitto che potrebbe avere esiti disastrosi. Amos si trova proprio nel mezzo, ed è a lui che l’autore riserva tutta la propria attenzione: a un uomo in apparenza come tanti che si trova a gestire qualcosa di molto più grande di lui aiutato solo da una donna, Alba, che sembra vedere oltre ma che pare anche nascondere molti segreti.
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Carmela Carnevale
(LucidaMente 3000, anno XVII, n. 202, ottobre 2022)