Dall’Airbus 300 al piccolo falcon… e basta gorilla, affaristi, escort e barzellette volgari
Dopo il cafonal berlusconiano, la sobrietà, la misura, la signorilità di Monti ci riconciliano con il mondo della politica. Costituiscono un modello pedagogico per tutti, politici e non.
Lo stile è anche sostanza quando non è atteggiamento strumentale ma autentica espressione di cultura, nel caso, di una cultura alta, nordeuropea. Non c’è giorno che, abituati al circo Barnum di affaristi, escort, menestrelli di corte e barzellette volgari, il nuovo presidente non ci stupisca facendoci intravedere che un’altra politica è possibile. In partenza per Bruxelles ha rifiutato il gigantesco Airbus 300 che usava abitualmente il suo predecessore per il più piccolo Falcon da 12 posti.
Disoccupato è quel plotone di gorilla da paese sudamericano che faceva da scorta a Berlusconi e ai suoi ministri. Scomparsi anche i macchinoni stranieri sgommanti con l’immancabile contorno di motociclette a sirene spigate, sostituiti da più modeste auto italiane. Per anni si è detto, come un refrain, dai fan duri e puri di Berlusconi: “Lasciatelo lavorare!”. Noi, con Marcello D’Orta, sussurriamo sommessamente: “Speriamo che ce la caviamo”.
Ezio Pelino
(LucidaMente, 27 settembre 2011)